"Ci volete costringere a subire minacciando di ucciderci, quando non é più possibile sopportare di continuare a vivere in questo modo!"
Vincenzo Giambanco

venerdì 19 maggio 2017

Fu fatto in modo, con malvagità da parte di alcuni, di far uscire il Giudice Falcone dal maxiprocesso, lo accusarono che mi stesse difendendo perchè aveva interessi sentimentali nei miei riguardi: io ho parlato col Giudice Falcone una sola volta, telefonicamente, in casa, con mio padre affianco a me, il quale ci aveva prima parlato lui, e prima di passarmi la cornetta del telefono si raccomandò: "Ricordati che devi rivolgerti a lui, chiamandolo Signor Giudice!" Nella telefonata il Giudice Falcone mi diede dei consigli su come comportarmi nei confronti delle persone che stavano emergendo quali collusi dell'organizzazione di mamma rosa - la sacra corona, i quali mi costringevano a sottostare a forti sofferenze mentali, emozionali, affettive, mentre facevano festini, e potenziando la mia condizione di sofferenza con torture con le radio; alcuni di questi si spacciavano come miei amici, ed erano anche amici di famiglia; in questo modo si assicuravano di "farmi quadrato intorno", nella sacra corona si dice così; il Giudice Falcone mi consigliò di non entrare in discussione con loro e che le questioni le avrebbero affrontate in tribunale.
In seguito, il maxiprocesso fu assunto dal Giudice Borsellino che invece continuò a difendermi dal crimine dell'organizzazione di appropriarsi e spartirsi tutta la mia parte di eredità di Virginia de Sanctis e dalla pretesa di questi, di volermi torturare fino alla morte; mi fu riferito da mio padre che per tale ragione il Giudice Borsellino si rivolse agli interlocutori al processo con le parole: "Volete dire pure a me, che sono innamorato di Ornella?"
Ho già esposto che mio padre era aiuto nelle indagini sull'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, e con la Procura di Palermo, già da quando c'era il Giudice Chinnici; come già scrissi, era consulente civile del Tribunale; tramite mio padre l'investigatore Malle fu voluto dal Giudice Falcone al suo servizio e fu successivamente in contatto con il Giudice Borsellino, col quale mio padre si incontrava quando il Giudice veniva a Roma. Mio padre fu ostacolato da alcuni soggetti che lo attaccarono ribattendogli che non aveva l'autorità per svolgere indagini, ed il Giudice Borsellino intervenne dicendo che lo aveva autorizzato lui, anche con lettera scritta.
Io incontrai personalmente e parlai con il Giudice Borsellino due volte: la prima volta al quartiere Torrino a Roma, all'entrata del parco in via Pechino, nelle immediate vicinanze del ponte del Grande Raccordo Anulare; c'erano delle persone con lui, degli agenti, di cui uno, poi, risultò colluso con l'organizzazione; io ero con mio padre. Il Giudice Borsellino mi diede delle indicazioni, tra cui, se mi fossi trovata intorno, nei miei spostamenti, soggetti dell'organizzazione, di guardarli bene in volto per riconoscerli, senza fare nessuna espressione. (Mio padre mi aveva fatto vedere pacchi di foto delle facce di questi soggetti con il compito di memorizzarli, inoltre mi portava sui luoghi dove questi si aggiravano, indicandomeli). In seguito riparlai con il Giudice Borsellino in Procura a Roma, ed in questo colloquio mi mostrò anche molte foto segnaletiche di questi.
Tra le moltepici cose smascherate col maxiprocesso emersero anche le seguenti:
furono eseguiti studi approfonditi da esperti, sui metodi di tortura con radio, frequenze, microonde che l'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona usa contro le sue vittime; furono eseguiti rilevamenti nelle indagini, mentre la sacra corona usava frequenze, e fu accertato che nei siti dove ciò avveniva, il suolo reagiva come durante scosse sismiche; in particolare, a Roma, a mio ricordo, zone sensibili erano il Nomentano, il quartiere Torrino dove l'organizzazione torturava con le radio, le frequenze, le microonde senza ritegno, da far tremare atmosfera e suolo. Le stesse indagini furono condotte sulle specifiche zone dove vi è stato il terremoto ad agosto 2016 scorso: Amatrice, Camerino, Arquata, Pescara del Tronto, Accumoli...; anche qui il suolo e soprattutto queste cittadine risultarono a rischio di terremoto e dovevano fermarsi queste torture deleterie. Inoltre, anche qui vi sono molte proprietà dell'eredità di Virginia de Sanctis che si assegnavano tra tutti gli affiliati. Qui furono smascherati gruppi di tortura e salvate vittime; fu accertato che a causa di questi metodi di tortura, il cervello si spella come la carne in cottura; mi fu riferito che il Giudice Borsellino usò i termini: "Spellati vivi!..." A tutt'oggi è accaduto il seguente fatto: guardando il calendario, ho osservato che il giorno che c'è stato il terremoto in queste cittadine, il 24 agosto scorso, era San Bartolomeo, l'Apostolo di Gesù che subì il martirio di essere spellato vivo. Con ciò non posso dire che il terremoto in questi luoghi ci sia stato perchè, visto quello che stanno facendo a me, per logicità è lecito dedurre che anche lì stiano nuovamente torturando con le radio qualche vittima che hanno preso di mira: non sono un sismologo, ma quanto ho esposto sopra è avvenuto e questo ho dichiarato.
Fu smascherato che le due mie sorelle, Luciana ed Alessandra, non erano, non sono, affatto le mie sorelle, ma due mafiose infiltrate dalla sacra corona nella mia famiglia; ciò fu provato tramite esame del DNA, perciò non è vero, come si sente dichiarare, che negli anni 80 l'esame del DNA non esisteva ancora; pertanto, da alcuni miei post precedenti, avete potuto accertare, ed io stessa ho appurato personalmente, che mi era stato fatto dimenticare anche questo e, difatti, le avevo definite mie sorelle. La prima, Luciana, in realtà si chiama Teresa...(non mi sovviene il cognome), del parentato della mamma rosa fisica, originaria della zona di Pescara del Tronto; l'altra, Alessandra, si chiama Esemia, è nata in Indonesia, figlia possibilmente di un ovulo di mia madre e di uno di lì. Le fu assegnato il compito di arraffare tutto quello che poteva e di ricordarsi che io ero solo una sottospecie da abbattere. Fu smascherato che le mie vere sorelle, Luciana ed Alessandra, morirono piccoline, possibilmente uccise tutte e due. Mia sorella Luciana, la Principessa Luciana, morì intorno ai 2-4 anni circa, soffriva di acetone e vomitava sempre, fu ricoverata, ed al momento non ricordo precisamente se fu sostituita in questa occasione, ma ci sono gli atti del maxiprocesso per accertarlo. La bambina scelta per la sostituzione e che io credevo mia sorella, seguiva le istruzioni di mia madre ai miei danni; vi racconterò in un altro post quello che mi faceva. Quando io avevo circa 8 o 9 anni, anche questa bambina fu sostituita e fu mandata dall'organizzazione in America, in qualche famiglia, dove mi risulta che abbia intrapreso la carriera di attrice, e fu infiltrata in famiglia la Teresa suddetta. Oggi ricordo che seppure bambina, io mi ero accorta che questa Luciana aveva un viso diverso, e schietta com'ero, (altra ragione per cui non piacevo all'organizzazione, e pure questo fu oggetto discusso nel maxiprocesso), lo dichiaravo a voce alta in casa, e ripetevo: "Luciana ha cambiato faccia!" E ancora, ricordo che una volta vidi mia madre mostrare a questa "Luciana dalla faccia cambiata",  il suo armadio dove aveva tutti i libri ed i quaderni scolastici, cosa che avrebbe dovuto già conoscere. Nella mia mente di bambina, non pensavo: "Luciana è stata sostituita", ma solo non potevo fare a meno di osservare che aveva cambiato faccia, e allora lo riferii alla mia nonna materna che viveva con noi, mia nonna Annunziata Siviero, della quale vi ho già parlato. Mia nonna capì che questa ragazza non era mia sorella e sua nipote Luciana, ma una infiltrata dell'organizzazione (erano gli anni 70 e vi ho descritto come questa mia nonna si era adoperata contro questa organizzazione), e la affrontò davanti a me; immediatamente assistii ad una scena incredibile: questa "Luciana" che si era fino a quel momento espressa educatamente ed in italiano, esplose in una aggressione verbale contro mia nonna in un dialetto che non conoscevo, pertanto: confermando l'impostura! Ne seguì che mi fu fatto dimenticare subito i fatti, mia nonna fu messa dentro una casa di riposo dove morì nel 1979.
 Mia sorella Alessandra fu uccisa neonata; non fu sostituita subito con Esemia, ma con una bambina della Campania; era molto legata a me ed anche io le volevo molto bene; pare che questa bambina che credevo mia sorella Alessandra, non volesse colpirmi, ed allora fu mandata in un'altra famiglia, e così fu sostituita con Esemia. Ricordo, ho ricordato quando mia madre disse a questa bambina precedente Esemia, che sarebbe andata in un'altra famiglia e che sarebbe stata bene, ma lei invece aveva paura... potete immaginare, ed anche io soffrivo perchè ci avrebbero divise. E ancor prima che questa sostituzione avvenne, mi fu fatto dimenticare che questa bambina sarebbe stata mandata in un'altra famiglia, perciò, si osservi bene la tattica usata: se non ci fosse stato nella mia memoria nessun ricordo del trasferimento della bambina che io credevo mia sorella Alessandra, in un'altra famiglia, neanche avrei potuto ipotizzare una sostituzione!
L'organizzazione non sceglie a caso i soggetti che infiltra per le sostituzioni di persone, ma sceglie attentamente i tratti somiglianti del viso del casato; dove occorre è attenta anche al gruppo sanguigno per avvalorare il gruppo familiare; inoltre, cosa di non poco conto, la pratica di somministrare droghe e dei condizionamenti notturni per far dimenticare, per non far pensare più al fatto.
Col maxiprocesso riemerse che da piccolina, intorno ai tre anni, mentre eravamo in viaggio con la famiglia, a Bologna, io fui rapita da una coppia di orientali; questi mi portarono con un furgone al Camping Fabulous a Roma dicendomi che la sera sarebbe venuto mio padre a prendermi, ma quella sera invece mio padre non venne, e poi passarono i giorni e poi gli anni; sentii, capii che per me era finita; mi tenevano in una casetta del camping che ancora esiste. Poi un giorno finalmente mio padre mi trovò, e mi riportò a casa.
Quando fui rapita ed anche io sostituita, mio padre e mia nonna avevano obiettato a mia madre che "la bambina era diversa, che quella bambina non ero io!" Ma la risposta di mia madre a mio padre era: "Tu sei sempre fuori al lavoro, e non guardi bene le bambine!" Mia nonna era ipovedente, per cui era facile zittirla, ma mio padre non si bevve la risposta di mia madre, e mi cercò fino a trovarmi.
Nel periodo in cui fui tenuta rapita dalla coppia suddetta, al mio posto misero Esemia, che, affidata a chi di dovere quando io fui riportata in famiglia, rientrerà anni più avanti.
Al maxiprocesso riemerse ancora, che quando avevo 7 anni fu scoperto che ero, sono, malata fisicamente: mi fu diagnosticata l'ipertensione polmonare e ancor più grave, una patologia all'aorta, ed il medico disse ai miei, che sarei morta intorno ai dieci anni, ma il Signore ha deciso diversamente, e sono ancora in vita. Quando mi furono diagnosticate queste patologie, un giorno venne a casa il cugino di mia madre, mio zio Dante Damigelli; si mise a parlare con mia madre, ed io ascoltai quello che si dissero: mio zio Dante disse a mia madre che non si doveva sapere che ero malata, perchè alcune etnie si sarebbero rifiutate di farmi quello che dovevano farmi; mi spiego: i clan di sacra corona di alcune etnie si sarebbero rifiutati di colpire una persona ammalata,  si riferiva in particolare ai clan della Turchia. Tutto questo e peggio di questo, avveniva in casa, alle spalle di mio padre che era sempre fuori al lavoro. Mio padre mi fece sottoporre alle cure del caso che erano molto invasive e mi provocavano sofferenza, poichè, come chi sa, avendo avuto la stessa patologia, mi venivano praticate delle cure con catetere nell'inguine e farmaci nel naso; soffocavo a ripetizione per tutta la durata delle cure, ogni volta. Papà si consultò col medico chiedendo se questa sofferenza servisse, però, a farmi migliorare, questa era la cosa importante, ma il medico gli rispose che non c'erano miglioramenti e che la prognosi di vita era la stessa, allora mio padre decise, lo sentii dire al medico, di lasciarmi vivere serenamente in famiglia questo poco tempo che mi rimaneva. Poi mia madre fu informata che esisteva un intervento con cateterismo che avrebbe dovuto migliorare la mia condizione cardiaca, intervento che mia madre non mi fece fare, aggiungendo che mio padre, di questo intervento, non avrebbe dovuto sapere niente. Come tutto, ogni volta, subito, mi è stato fatto dimenticare.
Durante il maxiprocesso, alcuni soggetti tentarono di farmi apparire, dichiarare come una persona fragile mentalmente, ma la realtà che emerse, e che il Giudice Borsellino gli ributtò davanti, era che ero malata fisicamente, e questo continuavano in ogni modo ad occultarlo e a non farlo comparire per loro convenienza, e questo fino all'assurdo impensabile: fu smascherato che possibilmente proprio durante il periodo del maxiprocesso, fui condotta in stato di incoscienza, perciò drogata, di notte, in qualche ambulatorio in zona Mostacciano, per farmi l'intervento via catetere all'aorta, quello che avrei dovuto fare da bambina, non per premura di curarmi, ma perchè altrimenti non avrei retto fisicamente, alle torture a cui avrebbero voluto sottopormi. In seguito a questo fatto smascherato, mio padre mi condusse in auto a Mostacciano; girammo e rigirammo per strade e stradine della zona, nel tentativo di farmi ricordare qualche traccia di questo luogo, ma io non ricordavo niente. Inoltre fu smascherato, che altre volte, ancora di notte, e ancora drogata, mi avevano condotto in determinati siti per farmi riprendere da investigatori collusi con l'organizzazione, in modo di poter dire che io fossi loro complice, o un soggetto pericoloso, o inscenando che io gli assegnassi le mie proprietà; in questo caso fu smascherato che usavano le luci come in un set cinematografico, per far intendere che fosse giorno, dal notaio o altrove; fu accertato che la persona che apponeva la firma, però, non ero io, e che per tale ragione questa persona veniva inquadrata di tre quarti, da dietro, e possibilmente con cappello. Mi drogavano con il Penthotal che spossessa completamente la volontà della vittima, che però in questo stato non è in grado di firmare o di farlo scorrevolmente, e per questa ragione la firma delle assegnazioni delle mie proprietà, le faceva una loro complice. Io non ricordo niente di questi spostamenti notturni. So che il Giudice Borsellino dichiarò che questi somministravano la droga, come fosse aranciata! Vi furono indagini su altre vittime di simili crimini e su tutti i farmaci e le droghe che l'organizzazione somministra alle vittime; svariati farmaci li ho riconosciuti in un sito che elenca molti farmaci in grado di annullare la persona e alterarne le funzioni normali di alcuni organi. Appena mi sarà possibile, ve li comunicherò.
Il Giudice Borsellino voleva che io testimoniassi in mia persona al processo, ma gli avvocati di questi trovavano sempre scuse, per non farmi comparire. Inoltre fu smascherato che mettevano in atto processi dove mi facevano passare per una persona fragile psichicamente, che volontariamente aveva delegato a svariati soggetti dell'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, ad esempio Vera Girone, di gestire e distribuire come ritenevano giusto, le mie proprietà; c'è stato un periodo del maxiprocesso in cui venivano smascherate da tutte le parti, persone dell'organizzazione che si facevano passare per me; almeno una volta si presentò ad una loro udienza, un'altra in mia persona, e addirittura arrivarono, per mano e/o per conto di Daniela Damigelli, a porre mie firme false, ed in ogni modo, senza mai farmi comparire, poter fare le mie dichiarazioni e testimoniare personalmente; tutto questo avveniva dietro le spalle del Giudice Borsellino e del maxiprocesso e ogni volta ne smascheravano; questi ed altri, come ad esempio i processi eseguiti per farsi dichiarare innocenti, furono, come ho già scritto precedentemente, quelli che il Giudice Borsellino dichiarò "Processi fatti così tra di loro, senza portare in aula tutte le prove, solo per produrre carte: processi antistato!"
Al maxiprocesso fu evidente che ero tutt'altro che una persona psichicamente fragile, labile, autistica, schizofrenica, psicopatica, dal carattere da contenere, o tutti i tentativi di patologie psichiatriche che cercavano di affibbiarmi; il Giudice Borsellino pertanto ribattè loro "Che mi ritenevano pericolosa, certo! Pericolosa per loro, perchè li ho rifiutati dal principio e perchè gli avrei detto in faccia come stavano le cose!" Ricordate? Anche col Giudice Falcone, tempo prima, avevano tentato la via psichiatrica.
Fu smascherato il legame stretto, fondamentale, criminale dell'organizzazione, con psichiatri collusi infiltrati, per mantenere la struttura dell'organizzazione: festini (pratica di sesso)-vittima-patrimoni. Questo solidalizio fu saldato da mio zio Dante Damigelli ed il dott. Pietro, medico psichiatra, a cui furono assegnate proprieta. Crudelmente, questi, diagnosticava infermità mentali alle vittime di mamma rosa-la sacra corona; il Giudice Borsellino condannò il dott. Pietro all'ergastolo con regime di carcere duro per l'associazione mafiosa e la crudeltà. Possibilmente, da accertare agli atti del maxiprocesso, il dott. Pietro usò poi in sua difesa, che era lui l'infermo di mente!
L'azione giudiziaria per la collusione mafiosa di alcuni psichiatri di sacra corona, era già stata intrapresa dal Giudice Falcone; ripresa e completata dal Giudice Borsellino.
Ogni soggetto di rilievo, capigruppo di gruppi di tortura, adescatore, ha un suo psichiatra di riferimento ed al suo servizio, pronto ad intervenire per fare ostruzionismo alla vittima chiedente aiuto e liberazione dai tormenti delle torture con le radio, dalle sevizie psico-fisiche dell'adescatore e di familiari collusi che le perpetrano il quadrato intorno, proprio come su un ring, per mantenerla assoggettata, screditata, indebolita da psicofarmaci, costringerla al silenzio con la paura dell'interdizione, diagnosticandone patologie psichiatriche; il fine dell'organizzazione è far decidere la vittima ad accettare volontariamente di assoggettarsi all'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona, di accettare di farsi abusare con le radio e quant'altro, ed in caso di patrimoni, di cederne la gestione all'organizzazione, ciò proprio nello stile e nel motto basilare dell'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona che già vi descrissi: INOX SIAM: "la faccia dura!" La pretesa di imporre i metodi duri: "Io mi metto a casa tua e tu stai sotto e sorridi!"
Tali psichiatri, in realtà infiltrati di mafia nelle istituzioni mediche, hanno nel loro organico, psicologi ed assistenti, anche in qualità di far uscire dagli ambulatori apparecchi per trattamenti psichiatrici e portarli sui siti dei gruppi di tortura, per questa ragione, il Giudice Borsellino dichiarò fermamente che "tali strumenti non devono proprio uscire dagli ambulatori!"
Psichiatri, psicologi, assistenti infiltrati di mamma rosa-la sacra corona, come tutti gli altri mafiosi di questa organizzazione, sono tutti imparentati con gli altri affiliati. Soprattutto di notte, psicologi vanno in trasferta sui siti dei gruppi di tortura, per essere di supporto, consiglio, intervento, ai danni della vittima torturata con le radio, tutto ciò "giustificato" con varie fasulle motivazioni, di essere di notte in questi siti.
Sia il Giudice Falcone che il Giudice Borsellino scoprirono vari casi di vittime agganciate, tormentate, torturate con le radio, che non riuscivano ad entrare in possesso di beni di loro proprietà: le salvarono, alcune messe sotto tutela, e quasi tutte, in questi anni sono state uccise; allo stesso modo, sono stati uccisi molti testimoni a conoscenza dell'esistenza dell'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona e di quali siano i suoi metodi criminali, ed anche a conoscenza di che cosa si sia occupato il maxiprocesso; ho preso appunti di tutti i casi di questi omicidi, che sono veramente molti e stanno passando per crimini occasionali; di alcuni di questi casi di omicidi, avevo informato la Procura di Roma, per mezzo delle mie querele che sono state archiviate.
Emerse che dietro la Golden Down ci stavano i miei cugini Rossetti, figli della sorella di mia madre; questi avevano messo su una scuola di indottrinamento di tutte le simbologie di mamma rosa-la sacra corona; molti di questi indottrinamenti passavano in programmi televisivi su alcuni canali; ho potuto rivedere gli stessi programmi di indottrinamento, da quando alloggiavo al residence di via Pieve di Cadore, 21, man mano sempre con ricordi più limpidi.
Oltre gli indottrinamenti, fu scoperto che tramite le programmazioni e gli spot di alcuni canali televisivi, passavano messaggi dell'organizzazione; a seconda del canale, i messaggi erano indicazioni sui gruppi di tortura operativi sulla vittima e sui relativi orari di tali torture, sugli avvenimenti della vittima, sui festini, sui personaggi dei festini, su quello o quell'altro soggetto di rilievo dell'organizzazione o in legame con altro soggetto di rilievo, sui morti ammazzati, sulle messe in scena di tipo giuridico legale operate dietro le spalle della vittima o con la stessa drogata, ecc. Alcuni canali si riferivano anche a me, e le programmazioni avvisavano con circa due/quattro ore di anticipo, quali gruppi dovevano farmi "quadrato intorno" ed il tipo di tortura da infliggermi; un altro canale informava dei fatti che mi riguardavano, già trascorsi. Fu smascherato che, prima di decidere le programmazioni, gli addetti si consultavano telefonicamente con i soggetti di rilievo. A causa dello smascherato passaggio dei messaggi di mamma rosa-la sacra corona su diversi canali televisivi, alcuni furono sospesi; oggi vi sono nuovamente, ma già vi erano negli anni 80. Mio padre li fece installare e mi furono suggeriti i programmi da guardare per impararne i messaggi ed i simboli, altri li vidi in altra sede con l'investigatore Malle e mio padre. Da quando sto ricordando, sto costatando che i messaggi ed i simboli passano nuovamente, ed anche ed ancora sulla mia persona, compresa la mia morte a breve: uno spot mostra una famiglia che canta "Sarà perchè rottamo": questo significa che dopo la fine delle assegnazioni delle mie proprietà agli affiliati dell'organizzazione, io potrei essere uccisa.
Basandomi sui messaggi televisivi che passano nuovamente e che oggi riesco a decifrare avendo riacquistato la memoria, è possibile che quanto avevano messo in atto negli anni 80, e smascherato col maxiprocesso, si stia compiendo nuovamente; mi riferisco ai processi senza farmi comparire e poter testimoniare personalmente, o addirittura con uno o più soggetti dell'organizzazione che si spacciavano per me, pertanto: se da qualche parte, in qualche Procura si stanno o si sono svolti processi simili in riferimento alla mia persona e alle mie proprietà, vi avviso che si tratta di messe in scena; non ho mai ricevuto nessun avviso di comparizione in Tribunale, nessun giudice mi ha fatto restituire nessuna proprietà, nessun giudice ma ha difesa dalle torture con le radio dell'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, non ho mai testimoniato in alcun Tribunale, a nessuna udienza esprimendo la volontà di delegare alcuno a gestire le mie proprietà dell'eredità di Virginia de Sanctis e di Maria Mennillo, non sono mai stata interdetta da nessuno per disturbi psichiatrici e non percepisco nessuna pensione per invalidità psichica, nè Luca Pieloni, nè chicchessia è il mio tutore: io sono ancora nello stesso isolamento, e le mie proprietà sono ancora in mano all'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona.
Fu smascherata la tattica della SPECCHIATURA; nella sacra corona si usa la tattica della specchiatura, a favore o contro un soggetto, sia per coprire ad esempio, un colluso dell'organizzazione smascherato a commettere crimini, sia alle spalle della vittima, per farla apparire in comportamenti compromettenti per lei, a favore dell'organizzazione mafiosa. Ogni soggetto dell'organizzazione, in particolare i soggetti di rilievo, nei loro spostamenti in siti di festini o di torture, hanno un soggetto che gli fa da specchiatura, che si aggira nei paraggi del sito, per essere pronto a coprirlo, a "specchiarlo" per poter dire:"Ero io in quel luogo per il tale impegno", escludendo così il soggetto di rilievo dell'organizzazione dalle accuse; allo stesso modo, alla vittima nel "quadrato di mamma rosa-la sacra corona" vengono affiancate diverse specchiature per le ragioni criminali suddette; la specchiatura può avere fine di sostituire la vittima, oppure può essere usata anche in altri modi, faccio un esempio: se la vittima è in casa, possono specchiarla in strada nelle vicinanze del portone di casa, con un comportamento compromettente, da svitata di cervello o favoreggiatrice dell'organizzazione; non necessariamente nella specchiatura useranno apertamente il nome della vittima o agiranno in persona della vittima, ma, attenzione: poichè si sa che la vittima è in casa, grazie al quadrato intorno alla vittima, si risaprà che il soggetto che si è comportato in modo compromettente, è la vittima che è scesa in strada! Oppure, la specchiatura si può applicare in modo contrario: la vittima vive, soggiorna in un luogo dove non è conosciuta bene da tutti; quando uscirà da questo luogo, o possibilmente, anche con lei sul posto, il soggetto specchiatura si farà notare nelle vicinanze del sito della vittima in atteggiamento colluso con l'organizzazione o fuori di testa; in questo caso, sempre per mezzo del quadrato intorno alla vittima, la stessa verrà identificata come l'altro soggetto: la specchiatura, ossia una collusa dell'organizzazione o una che non ci sta con la testa; questo serve per far rimanere nell'isolamento la vittima. Nel mio caso, grazie al maxiprocesso, fu scoperto che ogni soggetto di rilievo aveva una mia specchiatura personale al proprio servizio.
Riemerse che sin da bambina, l'organizzazione mi aveva attribuito il ruolo di Costantine, per cui avrei dovuto vivere in uno stato infernale e finirvi definitivamente. Fu appurato che neanche il nome che mi è stato dato alla nascita: Ornella, è casuale: Ornella è il frassino dell'antica cultura nordica che "deve provvedere a tutti", ma strumentalizzato in modo pervertito dalla sacra corona.
Fu smascherato che l'organizzazione mafiosa di mamma rosa- la sacra corona ha una impronta satanica: fanno raduni periodici di questo tipo, alcuni determinati personaggi dell'organizzazione si identificano con Satana, Lucifero, sacerdotesse ed altri personaggi demoniaci.
Per i dettagli sull'identita di Lucifero nell'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, accertare negli atti e nelle indagini del maxiprocesso; vi furono vari tentativi di depistaggi per alleggerire le responsabilità e addirittura far sembrare il tutto, una burla tra amici.
 Non ricordo di preciso, se il Giudice Borsellino, col maxiprocesso potè definire se questi personaggi dell'organizzazione che si identificavano con personaggi diabolici lo facessero per fare la parte, o se ci fosse il dato di fatto, so che quando andarono ad arrestare "Lucifero" in America, la posizione del Giudice Borsellino e degli inquirenti collaboranti fu chiara: non si sapeva se questi fosse Lucifero realmente, ma in quanto mafioso si andava ad arrestarlo.
 Nel corso del maxiprocesso emerse più di un soggetto identificato con ruolo di Lucifero nell'organizzazione, forse per depistare; uno di questi si chiamava Baeley, ed emerse poi, un altro soggetto al posto di questi, forse per la solita tattica della specchiatura; non ricordo come andò a finire, inoltre, il soggetto potrebbe non essere americano, ma norvegese, o norvegese ma residente in America; anche il nome Baeley non ricordo al momento se sia il cognome comune dei due, o solo del soggetto che emerse; mi dispiace, al momento non ho ricordi completi in merito, ma ci sono gli atti del maxiprocesso. Prima di questi era emerso un certo Turman, ma almeno per quel momento fu escluso. Emerse successivamente un uomo, possibilmente italo/turco che mi sono trovata "fatalmente" accanto in piedi, mentre ero seduta sul bus, alcune settimane fa, e non si è spostato da lì per tutto il viaggio; leggeva un libro sul medio evo (simbologia associata a Costantine); lo stesso giorno e nei giorni successivi, sugli autobus su cui sono salita ho incontrato e riconosciuto i soggetti uomini e donne facenti parte del suo gruppo: casualità?! Verso la fine del maxiprocesso, il Giudice Borsellino ne scoprì un altro, possibilmente ebreo; questi potrebbe essere già emerso nelle precedenti indagini sull'organizzazione, e già mia nonna Annunziata Siviero lo aveva menzionato negli anni 70 nello stesso ruolo. Voglio chiarire bene che non intendo attribuire ad una questione di religione, il fatto che siano emersi durante il maxiprocesso in ruoli satanici, questi o altri che erano di una religione o di un'altra!
Fu appurato che nell'organizzazione sono tutti imparentati, persino tra gli affiliati di uno Stato e l'altro, in una catena di S.Antonio anche parentale infinita, cosa di rilevante importanza nella mafia; inoltre, i soggetti di rilievo generano figli che vengono distribuiti a famiglie di sacra corona nel mondo; allo stesso modo, affiliati dell'organizzazione chiedono di avere figli da soggetti di rilievo, per prestigio; ciò avviene anche con inseminazioni e con donne dell'organizzazione che hanno il ruolo di portare queste gravidanze; oltre a ciò, fu smascherato l'orrore di bambini che vengono fatti nascere solo per essere torturati e uccisi nei festini; ricordo affermare di bambini filippini, ma possibilmente, anche di altre nazionalità, che per articolati percorsi, fanno arrivare in Europa.
Fu smascherata la potente azione di prelazione sulle proprietà e sui festini, dei quartieri Torrino, Mostacciano, la zona del Fabulous, tra figli, pupilli.... di Matteo Messina Denaro, e la figlia di Berlusconi; una parte del Torrino era di Messina Denaro e l'altra di Berlusconi, ed era assegnata anche la zona del Fabulous; fu scoperto che Teresa ed Esemia (le false mie sorelle Luciana ed Alessandra), erano legate in servigi a Matteo Messina Denaro, ognuna per un determinato settore (i ragazzini per i festini e altre faccende). Teresa aveva anche assegnato ad una figlia e/o nipote... di Riina, zone e proprietà in Sicilia. Seppi da mio padre che il Giudice Borsellino definì con fermezza: "E' mafia: controllo e spartizione di territori e di proprietà!"; Come ho già scritto, affiliati ed avvocati, con tutte le astuzie, cercavano di negare la mafiosità di mamma rosa-la sacra corona.
Fu smascherato che Matteo Messina Denaro era rifugiato a Roma al quartiere Torrino, con un circolo di persone intorno che gli garantivano sussistenza e protezione, ma non riuscivano ad arrestarlo, infine lo arrestarono, possibilmente in Molise; condannato all'ergastolo, cercò pure lui di farsi dare l'infermità mentale, perciò, quanto si afferma che sia latitante da 40 anni, non è vero; al momento non ricordo bene come anche questi uscì dal carcere.
Il Giudice Borsellino dichiarò che la pena per gli affiliati all'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona "è l'ergastolo, perchè tutti commettono gli stessi crimini, orrendi crimini!"
Fu condannato all'ergastolo dal Giudice Borsellino, anche Luca Pieloni.
I fratelli Rossetti furono carcerati tutti.
Teresa fu condannata a 25 anni di carcere ed Esemia all'ergastolo: "Due mafiose come gli altri, ma che tenevano le mani sul potere economico", parole del Giudice Borsellino che mi furono riferite da mio padre. Fu sentenziato che l'eredità delle mie due vere sorelle Luciana ed Alessandra è tutta mia; Esemia non fu riconosciuta erede, in quanto elemento di tutto un altro contesto familiare.
Il Giudice Borsellino impose le foto segnaletiche a tutti, anche ai giudici collusi con l'organizzazione, e per quei giudici che, non intendevano farsele fare, persino fuggendo, spiccò i mandati di cattura. Alcuni dei giudici smascherati, uno dopo l'altro risultavano infermi di mente...
In conclusione del maxiprocesso, so che il Giudice Borsellino pronunciò le seguenti parole che mio padre mi riferì: "...Vi sono inoltre altri soggetti, quale prolungamento della sacra corona".
Perchè è stato chiamato maxiprocesso? Non solo perchè il Giudice Falcone fece costruire la grande aula di Palermo, dopo l'affermazione che già vi esposi: "Se credono che io mi fermi perchè stanno venendo fuori a tutto spiano, si sbagliano: io li metto tutti insieme dietro le sbarre", e così fece, ma perchè le indagini e gli arresti si allargarono ed avvennero in varie parti d'Italia e del mondo; gli arresti, le detenzioni ed i processi, per lo stesso maxiprocesso non avvennero solo a Palermo, ma anche in altre città ed in altre Procure; ricordo che sia il Giudice Falcone che il Giudice Borsellino andarono in altre città per fare interrogatori ed essere presenti a queste udienze; questo potrebbe essere stato usato successivamente come depistaggio, ossia: poichè molti soggetti arrestati per il coinvolgimento con l'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona furono arrestati e detenuti in altre città, in altre carceri, processati in altri Tribunali, potrebbero aver fatto comparire che si trattò di altri procedimenti, e non del maxiprocesso per la mafia di mamma rosa-la sacra corona.
Ho riflettuto sulle parole che abbiamo ascoltato più volte: trattativa tra Stato e mafia; questa definizione mi rattrista; basandomi sulle parole dei Giudici Falcone e Borsellino: "Chi accetta regali dalla mafia, è mafioso pure lui", sarebbe come dire che pure lo Stato è mafioso, in quanto ha trattato con la mafia, ma sappiamo bene che lo Stato sono tutti i Cittadini, dal più piccolo al più grande, ed io non ho trattato con la mafia, come neanche voi che leggete avete trattato con la mafia; in merito mi ritorna alla mente, quanto il Giudice Chinnici insegnò a mio padre: "Esistono tre poteri: lo Stato, quale POTERE LEGALE, la criminalità occasionale e la mafia"; il Giudice Chinnici parlava di infiltrazioni dell'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona; in trent'anni, dalla fine del maxiprocesso, tutti quelli che erano stati processati, condannati dal Giudice Borsellino per associazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, quelli che erano spariti dalla circolazione, si sono ripiazzati nei posti istituzionali, nelle Procure, nella medicina, nello spettacolo, nel giornalismo,  nelle Parrocchie, nelle opere di carità, tra coloro che operano nel monitoraggio di vittime dell'organizzazione e persino tra le stesse vittime e dovunque gli è stato possibile, e la verità e la totalità dei nomi degli imputati del maxiprocesso continuano ad essere occultati. Si lascia emergere soltanto la prima parte del maxiprocesso, quello con la Giuria Popolare, facendolo passare per tutto il maxiprocesso, ma questo è una menzogna.
Ma questa mia riflessione, vuole avere un esito positivo per me e per voi: se anche in molti fossero riusciti ad infiltrarsi nei siti dove possono praticare ostruzionismo e controllo, il maxiprocesso c'è già stato, ciò è un dato di fatto, e da quel giorno non si può dire più di non sapere! Il Giudice Falcone ed il Giudice Borsellino ci hanno dato la prova che per molti che siano questi infiltrati, sono soggetti identificati, con nome e cognome e non lo Stato, perciò questo non ci ripiega su noi stessi.
Si faccia riemergere il maxiprocesso: è un atto pubblico!
Grazie per l'attenzione.


venerdì 23 dicembre 2016

Riprendo gli scritti di questo blog:
Prima di Ferragosto scorso, perciò prima del 15/08/2016 sono stata trasferita dal Camping Fabulous sito in Via di Malafede, in zona Castelporziano a Roma, al Parkhotel COSTANZA, in via Cristoforo Colombo, 1500, in zona Mezzocammino, a Roma, e ancora una volta, per la terza volta, sono stata alloggiata  nell'appartamento dove mettevano le vittime di torture con le radio, di sacra corona; l'appartamento è il numero 117, e non si può ritenere tutto questo una casualità, piuttosto sto continuando a subire la "passerella di rivalsa" che la sacra corona chiama INCHINO. Al Parkhotel Costanza sto riconoscendo tutti i soggetti della sacra corona che già vi avevano alloggiato negli anni 80 e che erano stati smascherati col maxiprocesso, oltre a questi sto riconoscendo anche vari gruppi e soggetti che venivano al Parkhotel Costanza, a fare la loro parte per torture con le radio; ho riconosciuto un gruppo di Frosinone e della Sardegna, anche se in quest'ultimo vi era almeno un soggetto siciliano. La questione che mi ha lasciato allibita, circa l'INCHINO che la sacra corona mi sta costringendo a subire, è che addirittura, questi soggetti che avevano alloggiato al Parkhotel Costanza negli anni 80, sono negli stessi alloggi dove avevano soggiornato, ed usano ancora le stesse simbologie che erano state smascherate quali pizzini sulle porte e sui balconi, e sono ricomparse le stesse scritte in alfabeto Gamma con riferimenti ai clan presenti al Parkhotel Costanza, alle mansioni criminali di tortura con le radio, ai personaggi di rilievo di sacra corona a cui sono legati, ecc.
 Al Parkhotel Costanza ero venuta più volte con mio padre nel periodo delle indagini, e perchè è parte dell'eredità di Virginia de Sanctis, e perchè la villa alla destra dell'entrata del Parkhotel Costanza era stata scelta da me come mio alloggio, difatti è mia, ed anche per le indagini del maxiprocesso.
Potete immaginare come vengo torturata con le radio e con quale violenza e continuità; resisto con la grazia di Dio, con tutto l'autocontrollo ed il desiderio ed il diritto di rimanere nella pace: sono torturata, non depressa!
Il procedimento di recupero della memoria che mi era stata cancellata con condizionamenti e droghe di sicuro, sta continuando costantemente, ed in merito, voglio precisare che tutto quello che sto esponendo, è frutto del processo graduale e continuo dei miei ricordi, che sta avvenendo da anni, giorno dopo giorno, ora dopo ora, anche se nei miei post, tutte queste informazioni formano tutta una descrizione globale dei fatti; da diverso tempo sto prendendo nota di giorno ed ora di ogni ricordo; inizialmente non lo facevo, ma da un po' di tempo ho iniziato a farlo, ed ho deciso, per completezza del lavoro che sto facendo, di pubblicare appena potrò, anche la cronologia dei ricordi che sto recuperando, con le relative date ed orari. Inizialmente annotavo su dei fogli, poi ho cominciato a prenderne nota sul telefonino, e purtroppo, mi scapperebbe di dire "fatalmente", due miei telefonini precedenti al mio attuale, sono andati distrutti, del secondo, purtroppo, pure la carta sim.
Riprendo: ho ricordato che almeno alcuni di quelli che avevano alloggiato al Parkhotel Costanza, quando furono smascherati, fuggirono al'estero.
Ho saputo da un soggetto del Parkhotel Costanza, che il "proprietario" dello stesso sarebbe una certa Armellini, lo scrivo tra le virgolette perchè la proprietaria del Parkhotel Costanza sono io. Se quanto mi è stato riferito è vero, questa Armellini era gia emersa al maxiprocesso, quale soggetto scelto dal gruppo che aveva messo le mani sul parkhotel Costanza, quale assegnataria dello stesso; il Giudice Borsellino aveva sgominato tutto ciò, e pertanto, lo hanno rifatto!? Qualcosa del genere deve essere avvenuto al residence di Via Pieve di Cadore,21 a Monte Mario; quando vi ero stata alloggiata, avevo dovuto subire un certo Alessandro De Luca, questo dovrebbe essere il suo cognome, quale padrone del mio residence. Negli anni 80, il padre di questi, si era preso il Residence, per assegnalo a suo figlio; smascherato, gli era stato tolto, e ancora, prima di essere alloggiata al Residence di Via Pieve di Cadore, 21, ero stata sgomberata  e denunciata dal giudice, quale occupante abusiva della ex fabbrica di cellulosa di Via Assisi,157 in zona Stazione Tuscolana, il 21/01/13. Anche la proprietà di Via Assisi,157 è mia e lo spiegai alla Polizia presente il giorno dello sgombero, questi mi risposero che il proprietario era De Santis che riconobbi presente (De Santis è un accavallamento di parentele,non parenti, della mia bisnonna Virginia de Sanctis, non eredi), ma quando cercai di raggiungerlo, si era dileguato. Il Giudice che mi ha sgomberata dalla mia proprietà di Via Assisi,157 e che mi ha pure denunciata, è la giudice Pina Guglielmi, uno dei giudici smascherati col maxiprocesso; dopo lo sgombero l'ho querelata per associazione mafiosa di sacra corona,  lei e l'avvocato Taddei, presunto curatore della stessa ex fabbrica di cellulosa di via Assisi, 157, ma la mia querela è stata archiviata, e come per le altre mie querele a mamma rosa-la sacra corona, non sono neanche mai stata convocata da nessuno.
Sta accadendo ancora quanto segue: ogni volta che sono presente in uno dei miei residence, per "sola carità" dell'emergenza case, arrivano a svariati soggetti che ho riconosciuto smascherati e/o emersi col maxiprocesso, lettere da parte della cooperativa delle case (case che io non gli ho mai dato), che ordinano a breve, trasferimenti o sgomberi per mancati requisiti, e questo, ogni volta quando sono presente io sul sito, anche adesso che sono al Parkhotel Costanza; conoscendo il comportamento camaleontico della sacra corona, mi sta venendo il sospetto che questi si trasferiscano in altre mie case o che si assegnino altre mie proprietà, facendo così intendere a chi sa, e che mi vede sul sito, (perchè a Roma, e le persone dei quartieri lo sanno che io sono la duchessa Ornella, una degli eredi di Virginia de Sanctis), che io stia sul posto per facilitare in modo colluso, le assegnazioni delle mie proprietà a questi soggetti, e non perche in realtà io sto in miseria in emergenza casa e massacrata con torture con le radio da questi, ed anzi, sono in condizioni peggiori ed in maggiore pericolo di quando fu smascherato tutto nel maxiprocesso.
Come è possibile che questa sia emergenza case? C'è di nuovo tutta la sacra corona del maxiprocesso nelle mie case! Inoltre ho appreso dai telegiornali che è passata la legge, o qualcosa del genere, che ora si può scegliere il cognome della madre e non più per forza, il cognome del padre, per cui, questi, potrebbero ripresentarsi con altro cognome legalmente, per non farsi riconoscere. Lo posso dire perchè era già uso della sacra corona usare diversi nomi per cavarsela, ma io li ho riconosciuti in faccia. Oltre cio, non si può escludere la possibilità grave, che come me, altre vittime di torture con le radio, siano presenti in questi residence ed alberghi di mia proprietà, in modo da avere già intorno, il quadrato di sacra corona.
C'è un fatto importante che bisogna conoscere, sul quale ho dei sospetti che possano aver effettuato dei depistaggi per modificare la realtà di come si è svolto il maxiprocesso, per reindirizzare le accuse, le condanne, le prove, ecc.: il maxiprocesso si è svolto in prima parte dalla Giuria Popolare, e vi ho spiegato che, emersa collusione di svariati soggetti, il Giudice Falcone prese lui in mano il processo; purtroppo, per alcuni soggetti, non riuscì a trovare le prove schiaccianti; poi al Giudice Falcone si unì il Giudice Borsellino; in seguito, con malvagità da parte di alcuni, fu fatto in modo di far uscire il Giudice Falcone dal maxiprocesso, che fu assunto dal Giudice Borsellino, il quale, eccellentemente, trovò successivamente tutte le prove schiaccianti di associazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona con le conseguenti condanne agli ergastoli; unendo però in tutto il maxiprocesso le figure dei Giudici Falcone e Borsellino, può, potrebbe far attribuire anche al Giudice Borsellino, quello che fu la fase antecedente del Giudice Falcone, o  attribuire a tutti e due i Giudici, quello che ancora fu la fase antecedente del Giudice Falcone.
Grazie per l'attenzione.

martedì 26 aprile 2016

Dal mio ultimo post e` trascorso del tempo; da allora sono accadute molte cose, purtroppo anche veramente spiacevoli; di positivo vi e` stato che ho recuperato sempre di piu` la mia memoria che, come avevo spiegato, di sicuro mi era stata sbiancata con qualche droga e con condizionamenti, percio`e` necessario che io riprenda a scrivere.
Ho ricordato che i Giudici Falcone e Borsellino avevano svolto indagini approfondite sull'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona, con conseguenti azioni giudiziarie e condanne anche ad ergastoli e carcere duro negli anni 80; tutto ciò avvenne mentre mio padre era ancora in vita, ed anche con la sua collaborazione, perciò quanto mi riferi` mia madre circa il fatto che il Giudice Falcone aveva cercato mio padre nei primi anni 90 non può essere vero perche`il Giudice Falcone sapeva benissimo che mio padre era morto nel gennaio del 1988, perciò non ho mentito nella dichiarazione che ho fatto precedentemente, ho solo ripetuto fedelmente quanto mi aveva comunicato mia madre, purtroppo non ricordando ancora i fatti importantissimi accaduti precedentemente, negli anni 80, proprio ad opera dei Giudici Falcone e Borsellino, ma ora, avendoli ricordati, devo dichiarare correttamente e secondo verità tutti i fatti; non posso comunque escludere che nei primi anni 90 il Giudice Falcone possa aver voluto interrogare mia madre perchè non ho materiale per dire che non sia vero, ma fu proprio il Giudice Falcone, negli anni 80, tramite un investigatore di nome Malle,  a smascherare mia madre a contrattare con mia sorella Alessandra, sulle mie proprieta` che avrebbe dovuto darle, azione che il Giudice Falcone sventò e per cui mise il mio patrimonio sotto la stretta tutela dell'antimafia della Procura di Palermo; da quel momento, ogni cosa che riguardava il mio patrimonio sarebbe dovuta passare per la Procura di Palermo e per i Giudici Falcone e Borsellino; fu il Giudice Falcone a comprendere ed affermare che "la mafia ruotava intorno all'eredità di Virginia De Sanctis".
 Ora devo spiegarvi il ruolo che ebbe nelle indagini di mafia, l'investigatore Malle che ho citato:  Malle era l'investigatore privato di mio padre, e vista la sua provata bravura, il Giudice Falcone lo volle anche lui al suo servizio; fu un validissimo elemento nelle indagini e testimone importante con le prove che portò, nel maxiprocesso di Palermo. Circa alla fine del 2014 o inizi del 2015, anche l'investigatore Malle è stato assassinato a Roma, notizia che appresi da vari telegiornali.  Poco tempo fa e` accaduto il seguente fatto: sono andata a ricercare la notizia in internet per ricordare con precisione la data del suo omicidio, ma non si trova più notizia di questo crimine, nè del nome dell'investigatore Malle. Negli anni 80, un uomo che si spacciò per l'investigatore Malle, andò a testimoniare falsamente in un processo, ma Malle ne venne a conoscenza e rettificò il depistaggio ed il falso; non vorrei che lo si voglia far passare per vivo con qualcuno che si stia spacciando per lui, depistando nuovamente le prove. La sacra corona fa uso di elementi collusi che si fanno passare per le persone che non devono comparire perchè compromettono i loro interessi; negli anni 80 furono smascherati più elementi che si facevano passare per me al fine di mettere firme dove io non mi sono mai sognata, tantomeno di apporre, di fare cessioni di mie proprietà a terzi, nonchè ad elementi di sacra corona, di approvare movimenti sulle e con le mie proprietà  ad opera degli altri eredi, di far credere che io non fossi la figlia di Antonietta Fiacchi e di Vincenzo Giambanco, di manifestare atteggiamenti collusi con l'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona per depistare che in realtà ne ero e sono la vittima. Ricordo e fui presente al fatto, che un uomo tentò di spacciarsi per un signore che collaborò alle indagini del Giudice Borsellino, in uno dei sopralluoghi che mio padre fece, autorizzato dal Giudice, al camping Fabulous a Roma, dove a tutt'oggi sono domiciliata. La sacra corona fa uso di questi "doppioni" collusi con l'organizzazione, anche per depistare le indagini nei loro riguardi, quando devono dimostrare di non essere loro ad essere stati presenti in siti e situazioni compromettenti per cui venivano accusati; conosco personalmente, diversi casi in cui, quello che veniva accusato era prontamente un altro, e non lui, ad esempio per un certo Casinsky, un rumeno colluso, come la brigata intorno a lui, al residence di Via Pieve di Cadore,21 a Roma, e un certo Kimberly, sempre allo stesso residence. A tutt'oggi, il Kasinsky è ancora presente al residence di via Pieve di Cadore,21; appena l'ho riconosciuto ha tolto il suo nome dal citofono; gli ho chiesto espressamente di mostrarmi l'appartamento della duchessa Ornella Giambanco, poichè al penultimo piano del residence ho il mio appartamento padronale, e mentre glielo chiedevo, era proprio l'appartamento dove se ne stava tranquillamente a tavola sul balcone, lui e altre donne, ma lui mi ha rimandato fisicamente indietro, rispondendomi che il residence non è mai stato privato, pertanto continua a colludere con la sacra corona. L'ho querelato per associazione mafiosa, ma anche questa querela è stata archiviata. Il Casinsky citato non dovrebbe nemmeno permettersi di avvicinarsi al mio residence, perchè più di una volta le cose furono chiarite e definite in tribunale, oltre a ciò, questo Casinsky era uno di quelli processati al maxiprocesso di Palermo. L'altro, Kimberly, quando lo rividi al residence di via Pieve di Cadore,21, fece subito filotto, sparendo. Allo stesso residence sono rientrati tutti i collusi,i parentati, tutta la INFINITY di sacra corona che erano entrati con la scusa dell'emergenza casa, che erano stati beccati, che si erano defilati (perciò ce l'avevano una casa...), perchè, anche se solo oggi si sta parlando dell'emergenza casa e della mafia che si è smascherata a riguardo, questa faccenda e le case date in questo modo c'erano già negli anni 80, e lo facevano con le mie proprietà; anzi, chiarisco che io non ho mai dato le case al Comune di Roma, nè a nessun altro Comune per l'emergenza casa, che in parte, si svelò come una copertura per lucrare ed alloggiare e addirittura, in certi casi, dare pure la seconda casa a tutta la marmaglia di accattoni di sacra corona (accattoni: i poveri sono un'altra faccenda), e per farli stare riuniti, uno vicino all'altro, in gruppi pronti per torturare vittime con le radio, operazioni criminali che si fanno in gruppi di 15-20 persone e non di singoli elementi, in modo che poi si fanno passare per infermi di mente quando dovessero beccarli, e tutti gli altri crimini di cui ho chiaramente descritto nei miei post precedenti, come ammazzare le persone come le mosche e farne sparire i resti. In questi appartamenti è presente anche qualche vittima, come la sottoscritta alla quale è stato permesso di entrare (per grazia del Comune, si badi bene!... Non perchè le case sono le mie!), e per l'appunto, vengo costantemente torturata con le radio, e li ho sempre alle calcagna, riconosco le loro simbologie che sono pizzini, le loro facce ed i loro precedenti, e sia al residence di via Pieve di Cadore,21, sia dove sono stata trasferita da poco, al Camping Fabulous, in zona Castelporziano a Roma, sono stata alloggiata negli stessi appartamenti che la sacra corona usava  per metterci vittime di torture con le radio, pertanto questo non può assolutamente considerarsi una casualità; questo me lo stanno facendo per sfregio e per rivalsa mafiosa nei riguardi di mio padre e dei Giudici Falcone e Borsellino che li condannarono per crimini di sacra corona, per farmi subire l'umiliazione dagli stessi a cui furono tolte le mie proprietà e che vi fanno nuovamente i padroni, gli stessi degli anni 80. Questi affari di distribuire i miei appartamenti a questi soggetti, furono e sono affari che hanno fatto con l'indebita autorizzazione degli altri eredi di Virginia de Sanctis collusi con la sacra corona e i loro legati, alle mie spalle, fino a drogarmi per farmi dimenticare tutto e non poter intervenire: io non dò i miei appartamenti alla sacra corona. In merito ho fatto pure un'altra riflessione: visto che gli appartamenti sono miei, e gli altri eredi collusi li hanno ceduti, loro non ci perdono niente, pertanto: che bisogno c'è di ottenere le sovvenzioni del Comune? E ancora: dato che l'ENEL è mio, io dovrei percepire una parte di utili, soldi che potrebbero coprire, visto che io non li ho mai percepiti, i consumi energetici di questi appartamenti distribuiti, e allora, di nuovo: che bisogno c'è di chiedere le sovvenzioni al Comune?
Ritorno ora alle indagini dei Giudici Falcone e Borsellino degli anni 80, sull'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona.
Il giudice Falcone smascherò, quale metodo fondamentale della sacra corona, lo"sguinciamento" operato con le radiotrasmittenti, per gestire le scelte ed i patrimoni delle persone. Lo sguinciamento è una tattica di condizionamento psichico messo in atto con le radio, per cui si indirizza la vittima ad agire per slittamento, costretta ad anticipazione, rispetto ai tempi di elaborazione che le occorrerebbero per discernere. Quando ero ragazzina, durante il periodo in cui fui agganciata e già torturata con le radio dalla sacra corona, mi insegnarono che bisogna imporre alla vittima, velocemente, insieme all'abbassamento ed acutizzazione della nota, una linea curva come una U un po' tirata a sinistra, da far proseguire in verticale e poi obliqua verso destra; questo, se ricordo bene, era lo sguinciamento; lo stesso si può imporre da dietro in avanti rispetto alla vittima, e poi ancora verso l'alto; guardate: potrei sbagliarmi su qualche dettaglio circa i metodi di torture perchè io non ho mai esercitato, ma non cambia la realtà dei fatti.
  Quando il Giudice Falcone dichiarò il metodo dello sguinciamento messo in atto dalla sacra corona, alcuni giudici come De Matteo e Robio cercarono di farlo passare per infermo di mente, ma provvidenza volle che lo psichiatra che lo esaminò, dichiarò che il Giudice Falcone era perfettamente sano di mente. A questo punto il Giudice Falcone indagò i Giudici De Matteo e Robio per collusione mafiosa, e non fu solo questa volta che venne indagato il Giudice De Matteo, il quale, possibilmente in questo caso si rese irreperibile; ricordo qualcosa circa il fatto che si trovava in centro o sud America, mentre il giudice Robio fu arrestato, e fu pure lui dietro le sbarre al maxiprocesso, al quale furono processati politici e giovani leve della politica di allora, medici psichiatri come il dottor Pietro condannato al carcere duro, e medici di altre specializzazioni, personaggi dello spettacolo, eredi di Virginia de Sanctis come la figlia di mio zio Dante Damigelli, che stava dietro le sbarre insieme a Riina, e fu processato pure Scalfaro e pure Renzi; quest'ultimo aveva già precedentemente subito un processo al quale mio padre andò a testimoniare, e se l'era cavata; questa volta, no, e non ha 36 o 39 anni come dice di avere, perchè dovrebbe avere almeno due anni più di me, perciò almeno 51. Si può giustificare che si riduca gli anni per vanità, per apparire più giovane, ma di fatto, si stanno riducendo l'età in molti di quelli che hanno avuto a che fare con mamma rosa-la sacra corona negli anni 80, in modo da poter smentire le affermazioni di chi dovesse accusarli, dicendo: "Non è possibile, ero troppo piccolo", pertanto, sono in troppi a muoversi con la stessa linea scaltra di ridursi l'età, per essere un caso. Ridursi gli anni può essere utile anche come azione preventiva, nel senso che se collettivamente si sa che Tizio ha "tot" anni, neanche si sfiorerà un sospetto di collusioni mafiose anni 80.
 Fu arrestato pure Luca Pieloni, il mio compagno, in un altro carcere, e del quale, più i ricordi aumentano, più ho paura, ma non posso allontanarmi da lui perchè non so dove andare; l'ho querelato per associazione mafiosa, ma mi hanno archiviato pure questa querela; continua a fare quello che ha fatto ad altre donne prima di me, per mantenermi al servizio dei divertimenti della sacra corona, mentendo spudoratamente sul suo passato di colluso, dicendomi che mi invento tutto, che sono fuori di me e che non lo voglio capire, colpendomi pure fisicamente, ma rigorosamente in testa o in modi che non mi lascino segni in evidenza.
 La linea che cercavano in tutti i modi di imporre imputati ed avvocati era la solita anche al maxiprocesso, e fondamentale per la sacra corona: evitare l'accusa di associazione mafiosa, accettando persino di prendersi l'accusa dei crimini a livello economico, di proprietà, ecc. perchè a questi crimini volevano opporre "la criminalità occasionale", ma volendo coprire, evitare in tutti i modi di comparire come responsabili di pratiche sessuali associate a torture con le radio su vittime, nei vari modi in uso alla sacra corona, perchè questo significava far parte della mafia, di quella specifica mafia di mamma rosa, la sacra corona, ma tanto, dovettero capitolare con le prove sbattutegli davanti.
In seguito, le mie sorelle si rivolsero al Giudice De Matteo per farsi dare le mie proprietà, ed il Giudice Falcone fece un'altra azione Giudiziaria. A tutt'oggi devo ritenere che, o il Giudice De Matteo o qualcun altro ha rimesso le mie proprietà in mano agli altri eredi.
I Giudici di sacra corona infiltrati, che furono smascherati anche alla Procura di Roma e altrove, hanno il compito, ognuno, di tutelare un personaggio, normalmente di rilievo, di sacra corona, e sono essi stessi, parenti di sacra corona.
Dopo le condanne del Giudice Falcone al maxiprocesso, la figlia di zio Dante Damigelli si rivolse al Giudice Caponnetto, che non era a Palermo, ma a Siracusa, e questi la scarcerò; poi la stessa consigliò a tutte quelle giovani leve della politica che erano state condannate e ad altri, di rivolgersi anche loro al Giudice Caponnetto che li avrebbe assolti, e così fecero. Il Giudice Caponnetto fece scarcerare pure Riina che era stato fatto arrestare dal Giudice Falcone, perchè, se ricordo bene, per lui non c'erano motivi di carcerazione. Era un continuo di condanne, arresti del Giudice Falcone, e di scarcerazioni di questi altri giudici, e fu così anche per le mie sorelle. Tra i Giudici indagati, processati, compariva anche il Giudice Ayala ed altri, ad esempio, della Giuria Popolare precedente. In merito, il 15 febbraio scorso, tra le 17.00 e le 19.00, ho visto un documentario sul canale RAI Storia che parlava del maxiprocesso di Palermo, in cui sono state fatte delle affermazioni non vere, tra le quali affermavano che Buscetta entrò in aula nel 1986, facendo vedere in aula il Giudice Giordano della Giuria Popolare, ma nel 1985 il Giudice Falcone dovette intervenire dopo aver smascherato delle collusioni di Giudici e di alcuni giornalisti; di tutto ciò il Giudice Falcone parlò con mio padre, al quale disse. "Il processo lo faccio io!" E così fece. Nel documentario dichiarano: "Nel 1987 la Corte si ritira in camera di consiglio per la sentenza", e fanno vedere il Giudice Ayala con la toga, che si alza dalla sedia: ciò non può essere vero perchè dal 1985 il Giudice del maxiprocesso è il Giudice Falcone, ed il Giudice Ayala sarà uno dei processati; nello stesso documentario affermano ancora che il tal giorno del 1987, il Presidente Giordano (della Giuria Popolare) legge per due ore la sentenza: anche questo non può essere vero per le stesse ragioni già spiegate; e ancora, Grasso afferma che i Giudici Falcone e Borsellino non sono mai entrati nell'aula del maxiprocesso, e che lo hanno seguito dai loro uffici, pertanto neanche questo è vero: dal 1985 il maxiprocesso è in mano al Giudice Falcone, al quale seguirà il Giudice Borsellino che continuerà eccellentemente la stessa linea del Giudice Falcone, dando anche lui ergastoli e carcere duro ai mafiosi di sacra corona.
Perchè mio padre collaborò con i Giudici Falcone e Borsellino? Ricordate quando in un mio post precedente avevo scritto che il Giudice Chinnici aveva voluto far parlare mio padre con il Giudice Falcone per fargli descrivere l'organizzazione della sacra corona..... poi mio padre proseguì il suo cammino che lo portò fino ad un Giudice di Massa Carrara, il quale si trovò a smascherare la piovra nelle indagini di sacra corona. A questo punto, il Giudice si sentì in dovere di passare le indagini all'antimafia della Procura di Palermo, e nello specifico, al Giudice Falcone. Ho ragione di credere, pur non ricordandone al momento il nome, che il Giudice di Massa Carrara, sia il Giudice che da diversi anni è scomparso.
Tempo dopo accadde un altro fatto: mio padre e gli investigatori, scoprirono che era stata modificata la lista dei nomi degli imputati al maxiprocesso su Wikipedia, escludendo i nomi di tutti quelli che non dovevano comparire quali collusi con mamma rosa-la sacra corona, in modo di cambiare la realtà dei fatti, ossia:"Non erano loro!" per cui papà informò il Giudice Falcone che li costrinse a ripubblicare la vera lista.
Circa Wikipedia, so che dietro, vi era mia sorella Luciana, ed anche il nome Murdok lo avevo già sentito fare da mio padre come un assegnatario o altro. Sono andata a controllare la data di fondazione, la quale viene indicata intorno agli anni 2000, ma pure questo non è vero, perchè c'era già negli anni 80, come Google, Facebook e un sacco di altre cose come canali televisivi, marchi, ecc.; alcuni non erano in Italia, come alcuni Discount ad esempio. Dopo le azioni giudiziarie contro mamma rosa-la sacra corona, dove, in alcuni casi venivano usati dall'organizzazione anche come mezzi di comunicazione dei crimini tra loro, questi marchi furono sospesi, bloccati, messi in silenzio, alcuni non erano proprio conosciuti da molti, e da un po' di tempo stanno ricomparendo tutti con datazioni di fine anni 90 e 2000, e questo comporta un'altra modifica dei fatti, potendo dichiarare (come la riduzione degli anni dei processati anni 80), a chi non va ad approfondire come stanno veramente i fatti, che tali marchi ecc. non potevano essere stati in mano alla sacra corona negli anni 80, perchè negli anni 80 non esistevano.
 Importantissimo fu che vista l'azione mafiosa con le proprietà dell'eredità di Virginia de Sanctis e la sovvenzione ai mafiosi di sacra corona con tali proprietà, il Giudice Borsellino espropriò agli eredi di Virginia de Sanctis tutte queste proprietà. Attenzione! Il Giudice Borsellino non volle solo sequestrare queste proprietà, per prudenza, perchè non potesse accadere che qualche giudice colluso gliele potesse dissequestrare e rimettere in mano, ma le espropriò, e credo che gli lasciò, forse, solo quelle che non avevano distribuito alla sacra corona; questo non accadde con le mie proprietà, che invece il Giudice Borsellino mi fece restituire in Italia e in tutto il mondo.
A tutt'oggi, le proprietà dell'eredità di Virginia de Sanctis sono nuovamente in mano agli eredi e a  tutti gli stessi elementi degli anni 80, e come negli anni 80, a favore della sacra corona, io ne sono tagliata fuori.
Con ancora in corso le azioni giudiziarie del Giudice Borsellino, perciò nel 1986/7, provata l'azione internazionale dell'organizzazione di mamma rosa-la sacra corona, mio padre rese partecipe di tutto anche la NATO, di cui aveva fatto parte negli anni passati, come ho già scritto in miei post precedenti, e nella cui efficacia egli credeva, la quale intraprese indagini ed azioni giudiziarie con una Procura, che a mio ricordo, dovrebbe essere la Procura dell'Aquila. La NATO confermò che l'organizzazione era di stampo mafioso dichiarando che "l'internazionalità dell'organizzazione dava la mafia".
Le azioni giudiziarie del Giudice Borsellino videro in fuga mio zio Dante Damigelli insieme a Messina Denaro, che nella sacra corona chiamavano "il bianco ed il nero" (il bianco era Messina Denaro ed il nero era mio zio Dante); vi furono più di una incursione dove si credeva si nascondessero, ma questi riuscirono a fuggire; si seppe poi che almeno mio zio si era fatto la plastica agli occhi per cambiarsi d'aspetto. Fuggirono anche Berlusconi insieme a De Santis, ma questi furono arrestati a Sumatra o in qualche parte dell'oriente, credo con l'ergastolo per tutti e due, perchè mio padre riferì che il giudice Borsellino, dopo la condanna all'ergastolo per De Santis, disse di Berlusconi: "Stessi reati, stessa condanna".
Fu smascherato inoltre che si svolgevano processi che furono addirittura definiti "antistato", fatti con giudici ed avvocati collusi, processi fatti così, tra di loro, senza portare tutte le prove in tribunale, tanto per produrre carte. Mi fu insegnato che la sacra corona ha bisogno di produrre carte, per poter attuare depistaggi.
Fu ancora smascherato che gli atti in merito a processi di sacra corona erano a casa dei Giudici, per questo il Giudice Borsellino sentenziò che gli atti dovevano stare in tribunale.
Ad un certo punto, ci fu il tentativo di qualcuno, di far chiudere le bocche, dicendo che si trattava di questioni di Stato, ma le Procure che se ne stavano occupando dichiararono fermamente che si trattava di un processo di mafia e non di Stato.
Vi furono il commissariamento della Procura di Roma e successivamente, di quella di Milano. Tempo fa ho potuto costatare, che i Giudici della Procura di Roma che furono indagati e/o condannati, stanno ancora lì; ad esempio, lessi in internet, che il Giudice Norda, spero di non sbagliare il cognome, era addirittura il capo della Procura di Roma, ma a mio ricordo, fu uno dei condannati. Dopo aver letto ciò in internet ed aver ricordato, il nome del Giudice Norda è sparito da internet. Varie volte ho potuto costatare cose del genere, ad esempio, dopo aver sentito in televisione che il Giudice Robio era il capo dell'antimafia di Palermo, ed essermi ricordata che fu fatto arrestare dal Giudice Falcone, non l'ho più sentito nominare in televisione in merito all'antimafia di Palermo.
 Ancora: la Giudice Monteleone è il capo dell'antimafia della Procura di Roma, ma fu processata al maxiprocesso essa stessa, dai Giudici Falcone e Borsellino, legata a Vera Girone ed a precisi gruppi e traffici di sacra corona. Non ricordo bene se fu anche lei, come altri, a sfruttare la via dell'infermità mentale, per cui il Giudice Borsellino dichiarò. "E allora, se è inferma di mente, sia costretta alle cure psichiatriche!"
Inoltre, a conferma della infiltrazione attuale di sacra corona, ancora in atto alla Procura di Roma, con l'uso della vecchia tattica dell'ostruzionismo, smascherata già dal Giudice Chinnici, che lo vide dichiarare: "Chi pratica ostruzionismo, collude", tutte le mie sedici querele depositate dal 2006, sono state archiviate da Giudici, almeno in parte, che erano stati indagati e quant'altro, nelle azioni giudiziarie contro la sacra corona, degli anni 80, pertanto, a maggior ragione, come dichiarò esplicitamente mio padre in merito: "Non possono dire di non sapere" di quale materia stessi parlando, chi e che cosa stessi querelando. Inoltre, ma questo è solo un sospetto da accertare, visti gli anni che sono passati dal 1986/87, per essere questi Giudici, ancora alla Procura di Roma , domando se anche questi, si stiano riducendo gli anni per poter esercitare ancora la carica di magistrato, e per poter dichiarare eventualmente anche loro: "Negli anni 80 non potevo essere io, perchè sarei stato troppo piccolo di età".
Negli anni 80, oltre a questi giudici, alla Procura di Roma vi era un certo numero di nuove leve di giudici, e nelle stesse indagini contro la sacra corona, fu smascherato che alcune nuove leve erano i figli di elementi di sacra corona. Oggi, questi giudici potrebbero essere stabili alla Procura di Roma.

Ripeto il mio appello già fatto in un mio post precedente: in primo luogo mi rivolgo ai Giudici, a qualche Giudice che si senta in dovere di riprendere tutto da lì, da dove sono cominciati i depistaggi, da dopo la morte dei Giudici Falcone e Borsellino; se ci sono stati loro, se l'hanno fatto loro, ci deve essere qualche Giudice, ancora oggi, con lo stesso cuore; le carte ci stanno, bisogna solo andare a tirarle fuori! Per quanto riguarda la mia persona, appurate che si sta cercando di farmi fare silenzio! E di rivalersi negli stessi modi criminosi sventati e condannati.
Mi rivolgo anche agli investigatori privati, ho bisogno del vostro aiuto; non voglio stare a piangermi addosso, ma lo vedete da voi, in che condizione mi trovo. Al momento, senza che vi prenda in giro, non ho soldi, ma fate qualche indagine per conto vostro, quando avrete appurato che sono veramente la persona che dichiaro di essere, vedrete che sono in condizione di pagarvi perchè le mie proprietà me le devono restituire sedutastante. In particolare, è importante che io rientri presto in possesso di SKY, affinchè tutti possiamo parlare di quello che stanno passando le vittime di torture con le radio, delle vittime di mamma rosa-la sacra corona, di informare tutta la collettività di questi crimini, di come li compiono, e che tutti sappiano che era già stato tutto smascherato e che in tutta questa faccenda non c'è niente di recondito, di inafferrabile, di incomprensibile, che non possa essere compreso dal popolo, e di doversene assoggettare e di non doversene difendere.
E mi rivolgo anche ai giornalisti, per far sì che la collettività sia informata su questa mafia, su questi crimini e sia dato a tutti il diritto di essere difesi, e non abbandonati all'isolamento ed al pericolo.
 Mi vedo anche costretta a mettere in pubblico dove abito nel dettaglio: sono, come già scritto, al Camping Fabulous, in zona Castelporziano a Roma, alla casetta L4; lo scrivo perchè sospetto che sia l'unico modo per potermi contattare, dal momento che malgrado i miei appelli precedenti, non sono mai stata contattata da nessuno, pur avendo costatato che il mio appello è stato letto molte volte; gli eredi di Virginia de Sanctis hanno in mano telefonia ed internet, per cui posso avere il sospetto di venire filtrata, e vi riavviso: essendoci stati precedenti in passato, di avermi "doppiato" con delle colluse di sacra corona che si spacciavano per me, se "mi avete contattato" e vi hanno dato una qualsiasi risposta che non sia solo quanto pubblico sul mio blog: non avete parlato con me, non ero io, la mia condizione è tutt'altro che risolta. Se mi cercate al Camping, fate anche il cognome del mio compagno, io potrei non comparire, perchè lui ha registrato tutto usando il suo cognome. Mi vedrò costretta pure a dover avvisare quando esco di casa, dal momento che Luca, il mio compagno è un colluso di sacra corona già smascherato, che avrebbe tutto l'interesse di far passare per me un'altra persona mentre io sono assente, sempre al fine di depistare, di allontanare da me la possibilità di indagare, pertanto, per quanto riguarda le mie affermazioni, fidatevi solo di quanto pubblico su questo blog.
Grazie a tutti!
Scriverò ancora, se non sparisco prima, perchè ho molto altro da comunicarvi.





venerdì 24 gennaio 2014

Mi sono decisa, con questo blog, a rendere pubblica la mia esperienza, non perchè ambisca a diventare un personaggio noto, ma perchè ho constatato che le strade che ho percorso finora, quelle classiche che percorrono gli altri cittadini come me quando si subiscono dei reati, e perciò le numerose querele, le richieste di aiuto verbali e scritte alle istituzioni competenti, non sono servite a nulla. Ho inoltre allertato ripetutamente l'Autorità Giudiziaria, chiedendo aiuto per alcuni cittadini e cittadine che ritenevo in serio pericolo, poichè in una condizione simile alla mia: osservavo che alcuni di questi, stavano e stanno ancora scomparendo o morendo per incidenti o per ripetute rapine finite in tragedia (facendone i nomi); ma è stato sempre tutto archiviato; nessuno ha mai sentito la necessità o il dovere di approfondire e di convocarmi per intraprendere delle indagini in materia di mamma rosa, che in quanto sacra corona, è mafia, nè é stato possibile, per chi si fosse riconosciuto in condizioni analoghe, di sporgere querele cautelative per se e per i propri congiunti. Sono stata lasciata nel totale isolamento, e l'isolamento è la condizione ideale per far vivere in pericolo le persone in mano alla mafia, che pertanto continua ad esercitare i propri loschi comodi con la mia vita e con i miei beni.   Mi presento: sono Ornella Giambanco, ho 47 anni e vivo a Roma, e con questo blog, voglio rendere partecipi tutti voi, di quanto, alcuni magistrati delle procure di Roma e di Velletri (RM), hanno dichiarato "non reato".     Per i più giovani, sentir parlare di "mamma rosa", li potrebbe far esclamare: ma che cos'è sta'roba?! Ma per quelli che hanno qualche anno di più, sicuramente ricorderanno che fino agli anni 80, di mamma rosa, di sacra corona si parlava, associando questa all'uso  di radio-trasmittenti, frequenze, tamburelli, ecc. da parte di maman e torturatori, con finalità di tortura, in particolare su bambini, donne ed anche anziani, per soddisfare sessualmente l'orda di viziosi che si dilettava a suon di donne fuori di se, di bambini torturati, e di anziane tormentate con i mezzi suddetti, il tutto riferito, da parte di alcuni psichiatri e psicologi collusi con l'oganizzazione, dai quali qualche complice faceva in modo di inviare le vittime, ad allucinazioni le prime, disurbi di concentrazione, di rapporto i secondi ed, a non ci sta più con la testa, le terze. Mamma rosa metteva in atto rapimenti di persone che poi venivano torurate con le radio-trasmittenti ed infine uccise, per affiancare e rendere più piacevoli i festini praticati dagli affiliati all'organizzazione; i corpi di questi poveretti venivano poi occultati in modi orribili; ed ancora, erano quelli che scrivevano sui muri con il linguaggio della sacra corona; ma l'orrore non è ancora finito: si facevano impiantare ed impiantavano nelle orecchie delle persone che ritenevano adatte ai loro scopi, con la collaborazione di medici compiacenti, un nervetto dell'occhio del bue, che avrebbe una capacità formidabile di percepire le onde radio; ciò avveniva soprattutto, al momento della nascita del bambino. Inoltre, mettevano in atto truffe di tipo economico, ad esempio, come nel caso della sottoscritta, su soggetti ereditieri/e, accerchiando da ogni parte la vittima presa di mira, screditandola, arrivando anche a praticarle le torture descritte e non facendola entrare in possesso dei propri beni, che come è ovvio, si spartiscono tra loro.  Ad oggi, di quanto ho appena descritto, non si sente palare più, e si afferma che la sacra corona è una mafia minore, che non è riuscita ad imporsi. Ritengo che da tempo, sono venute a mancare le persone che, come sentinelle, conoscendo perfettamente questa organizzazione ed i suoi metodi di intervento, si sono impegnate per sottrargli le vittime, grazie anche alla fondamentale e decisa azione di più magistrati, che ne avevano compreso appieno le astuzie e le mire, magistrati sui quali, queste sentinelle hanno potuto fare riferimento. Dopo di loro, però, tali crimini sono finiti nel silenzio. Ma il silenzio, non conoscere più, non sottintende che mamma rosa non esista più, significa "alloggio meglio"!
(riprenderò appena possibile)


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giovedì 23 gennaio 2014

... E proprio con me, mamma rosa ha alloggiato più che comodamente, perchè ho subito da questi uno sbiancamento della memoria, sia, ritengo, con i metodi di condizionamento che praticano, sia con la somministrazione a mia insaputa, di qualche droga, proprio con l'intento di ottenere quello che è accaduto, di farmi dimenticare parte del mio passato, e cioè, di questa organizzazione di cui ero a conoscenza, e di essere una ereditiera. Ritengo più plausibile questa seconda possibilità, cioè che mi abbiano fatto assumere qualche sostanza (e chissà quante volte...) per ottenere lo sbiancamento della memoria, per vari episodi che sono accaduti in passato, nei quali è stato insistito per farmi bere, anche solo dell'acqua in bottiglia, da parte di persone che poi si sono rivelate colluse con l'organizzazione, ed ho appreso, da un Carabiniere che lo dichiarava in televisione, che esiste un tipo di droga che può esssere mescolata nell'acqua minerale, poichè è incolore ed insapore; viene fatta assumere proprio con lo scopo di far perdere la memoria, e la chiamano "droga dello stupro", perchè fa dimenticare alle povere donne violentate, il crimine che hanno subito. Solo anni più avanti, in seguito a fatti e luoghi che hanno stimolato la mia memoria, ho cominciato a ricordare, un pezzetto dopo l'altro, fino ad ottenere un quadro completo, prendendo coscienza dell'orrore che sto ancora subendo, e pertanto è impossibile non domandarmi: quante altre persone stanno subendo la stessa condizione?
Come ho scritto nel mio primo post, l'organizzazione di mamma rosa, la sacra corona, era nota negli anni passati; veniva chiamata popolarmente "mamma rosa" perchè era un punto centrale della faccenda, la mamma rosa che possedeva le case chiuse, le case di comodo, pertanto il malaffare comprendeva di base, la prostituzione. Questa "mamma rosa", questa organizzazione è quella che in vari blog di internet, viene denominata giustamente: "Ordine della rosa rossa e della croce d'oro indipendente e rettificato": sentii affermare ciò dalla mia nonna materna, negli anni 70. Ma che cosa c'entra mia nonna con tutta questa faccenda? Già; perchè proprio la mia famiglia ha avuto a che fare con "mamma rosa" (scusate, continuerò a chiamarla col nome popolare: mamma rosa-la sacra corona, perchè, tanto, è quella mafia); e vi ebbe a che fare già a partire da mio nonno materno, il quale, insieme ad altre persone, li smascherarono, li fecero arrestare, furono processati e condannati.
Negli anni 50 mio nonno materno Alessandro Fiacchi, in qualche modo, si accorse che stavano facendo qualcosa di brutto alle donne, con la radio (la radio-trasmittente); deduco che si rese conto di ciò, lui stesso con la radio, poichè mio nonno aveva la qualifica di "intercettatore di aerei" e perciò di sicuro era molto abile con la radio. So che informò subito di ciò il suo stimato amico, che sentii chiamare da mia nonna, il Cavalier Orlandi del Vaticano (il padre di Emanuela Orlandi, la ragazza che scomparve nel 1983), il quale prese sul serio quanto gli aveva confidato mio nonno, tanto che si impegnò, e fece impegnare altri uomini nello specifico compito di capire cosa stesse succedendo; a mio ricordo, questi uomini erano un reparto dell'Aeronautica di Viterbo, e l'indagine ebbe successo, perchè l'organizzazione fu smascherata, con un impegno strepitoso da parte di tutti, e con il seguito che ho esposto sopra. Posso dichiarare che fu un servizio molto importante reso allo Stato, perchè questi uomini, per tale servizio, furono ricevuti dall'allora Presidente della Repubblica De Gasperi, ed alcuni di loro furono nominati Cavalieri della Repubblica, compreso mio nonno, ed è plausibile che anche il Cavalier Orlandi, sia stato nominato Cavaliere in quella occasione.
Perciò, le torture con le radio-trasmittenti sulle persone, non sono assolutamente una cosa di cui non si sapeva nulla, perchè è dagli anni 50 che questo crimine e l'organizzazione si conoscono, si sa benissimo come operano e quali mezzi usino, comprese le scritte sui muri, tramite l'uso di un alfabeto, che si chiama Alfabeto Gamma; anche queste scritte apparentemente indefinibili si conoscevano e non sono affatto l'ultimo grido della moda di oggi (senza voler fare "di tutta l'erba un fascio"; ci saranno pure quelli in buona fede, come in tutte le cose). Essere consapevoli che tale azione giudiziaria sia stata compiuta in Italia, che ci siano ancora oggi, cittadini e cittadine massacrati in tutti i sensi (se vengono lasciati in vita, non è per pietà, ma per divertirsi ancora, oppure vengono ammazzati), che a decenni di grida, di richieste di aiuto si risponda solo con archiviazioni, e che ci si mantenga all'oscuro di tutto, è veramente spiacevole.
Dopo 60 anni che questi crimini e l'organizzazione che li compie, sono stati smascherati, doveva già esserci da tempo una legge contro questo specifico reato di tortura con le radio-trasmittenti, specifico anche per l'associazione mafiosa che li compie.
A marzo del 1966, mio nonno Alessandro Fiacchi, purtroppo venne a mancare.
Negli anni 70, vista la ripresa dei crimini di questa "mamma rosa", ci fu la necessità di riprendere in mano una nuova e ferma azione di denuncia, stavolta di più ampie proporzioni. La gente si riunì anche in comitati: nei quartieri, nelle città in varie parti d'Italia, cominciarono coraggiosamente a denunciare facendo chiaramente nomi e cognomi di torturatori, rapitori, adescatori, praticanti di festini con vittima, impianti di nervi nelle orecchie, ecc. L'azione fu così ferma che questi fuggirono, chi in Africa, chi in nel nord Italia, in Val Camonica, chi altrove. Quell'anziana signora di mia nonna Annunziata Siviero, la moglie di Alessandro Fiacchi si adoperò anche lei denunciando, incoraggiando, aiutando le vittime, e affrontando anche attacchi diretti di questi. Gente comune, che con i propri soldi, alcuni con le loro pensioncine, pagavano gli investigatori privati per mostrare le prove di tali crimini; ma presero posizione anche personaggi di rilievo dello spettacolo, onorevoli, professori, nobili, ecc. La notizia di questa azione che si compì, superò i confini dell'Italia, e in Inghilterra, un direttore di un giornale, pubblicò un articolo elogiando il coraggio di questa gente; questo signore si chiamava Spencer, e possibilmente, era il padre di Lady Diana Spencer. A Roma, vi fu un uomo che fu parte fondamentale delle denunce che fecero scegliere agli affiliati all'organizzazione, di fuggire, che si chiamava De Gregorio (il padre di Mirella De Gregorio, la ragazza che scomparve poco dopo Emanuela Orlandi, nel 1983, ed anni più avanti collaborerà validamente con mio padre, con la grandissima conoscenza che aveva dell'organizzazione. Dopo la morte del sig. De Gregorio, Mirella non è stata più De Gregorio: è diventata Mirella Gregori, cambiandone il cognome).
Nel frattempo, mio padre Vincenzo Giambanco, siciliano nato a Carini, in provincia di Palermo, che faceva il fioraio nel quartiere Garbatella di Roma, era stato avvicinato da alcuni uomini della NATO; sottoposto a tutti i test del caso, fu arruolato, di preciso non so come. Presto fu promosso Capitano, per aver smascherato l'autore di un omicidio a Maccarese, nel Lazio. In seguito, non so se lasciò, o assunse funzioni differenti; so che era (anche) consulente del tribunale.
Un giorno, mio padre fu contattato dal Giudice Chinnici, e da questo contatto, iniziò la collaborazione di papà col giudice, che durò fino a quando lo assassinarono. Per tale collaborazione, papà si riferiva, a Roma, anche al Giudice Sinisi e alla Dr.ssa Ferraro. Ricordo che papà informò telefonicamente il Giudice Chinnici, della ferma azione legale che si era, e si stava ancora svolgendo a Roma contro mamma rosa, e di cui faceva parte anche sua suocera (mia nonna Annunziata Siviero); lo so perchè ero presente alla telefonata. Il giudice Chinnici fu sostenitore della pista di indagine di mio padre, pertanto indagava sulle infiltrazioni della sacra corona nella mafia e nelle procure, e sono a conoscenza che per alcuni magistrati, furono presi dei provvedimenti; indagava(no) nei rapporti internazionali della sacra corona, e precisamente i tunisini, anche imparentati con italiani. Per la convinzione della validità di questa pista di indagine, il Giudice Chinnici volle far parlare mio padre con il Giudice Falcone, affinchè gli esponesse tutto, e so che dopo averlo ascoltato, il Giudice Falcone gli rispose che, seppur camminando per due filoni differenti, si conveniva che si giungeva agli stessi personaggi (personaggi di mafia). Per espressa richiesta del giudice Chinnici, mio padre si adoperò per far incontrare il Giudice Falcone con Buscetta, e, per questa azione, il Giudice Falcone scrisse una lettera di encomio in cui ringraziava per la solerzia di quest'uomo. Vista la provata azione di infiltrazione di questa "mamma rosa" dovunque riesca ad entrare, per le sue mire di mettere radici ovunque e di procurarsi nuovi affiliati, ed il pericolo soprattutto per i più giovani, so che il Giudice Chinnici informò e mise in guardia personalmente Don Puglisi, di stare attento ai ragazzi della parrocchia.
E poi, il Giudice Chinnici fu assassinato, e più avanti sarà assassinato anche Don Puglisi.
Successivamente, mio padre seguì il Giudice Falcone, e poi continuò il suo cammino dovunque servì e dovunque lo condussero le indagini su mamma rosa, incontrando bravi collaboratori e altri che lo ostacolarono; vi fu anche un'azione del tribunale contro una quantità di avvocati corrotti, collusi con l'organizzazione; sottrasse vittime da torture con le radio-trasmittenti, facendone arrestare i torturatori, smascherò giri di festini con vittime, ritrovando i resti di questi poveretti nelle fosse comuni, fece emergere truffe economiche e corruzione legate a mamma rosa-la sacra corona fino ad arrivare a livelli enormi; esiste anche una lettera di encomio del Presidente della Repubblica Cossiga, a mio padre, per aver sventato un furto alla Banca d'Italia; il, (o un) responsabile era Monti; costui, anni più avanti, avrà la promozione a Presidente del Consiglio; e, fino a dover rimanere gelato, scoprendo che mamma rosa era anche tra gli eredi della sua famiglia, (ricordate? Nel primo post ho scritto che sono un'ereditiera), e più avanti ancora, a dovergli sanguinare l'anima, scoprendo che due, delle sue tre figlie, erano implicate pure loro, e le fece arrestare. Trovò anche le prime "manovre" di un tentativo di truffa nei miei riguardi, da parte della sacra corona, eredi compresi, (avevano cominciato a spargere in giro la voce che io ero la figlia di un fratello di mio padre; in sostanza: io non esistevo) e mio padre lo sventò; pertanto fece quattro querele cautelative in mia difesa, a questure, commissariati e procure; secondo i miei ricordi, una querela è stata depositata anche ad una Procura degli Stati Uniti, se non sbaglio, alla Procura di Washington. Fece tutto ciò, probabilmente, poichè, ammalato di cancro, temeva che non gli rimaneva molto tempo. Mio padre mise tutto il materiale che riguardava le indagini, in una cassetta di sicurezza, ma le mie sorelle cercarono di andare ad aprirla, per appropriarsi del contenuto, ma papà riuscì a sventare pure questo. Un giorno mio padre mi disse: "Tu devi sapere", e per diversi giorni volle portarmi con se, mostrandomi ed informandomi su tutto quanto ritenne di mettermi al corrente, per potermi difendere.
Nel gennaio del 1988 mio padre morì, ed in quel momento, la macchinazione nei miei riguardi era già partita, perchè i trascorsi delle mie sorelle, e tutto quello che avevo appreso da mio padre, nella mia mente, già non esistevano più.
Intorno al 1991-92, non ricordo bene la data, ma è accertabile, il Giudice Falcone, trovatosi, nelle sue indagini di mafia, davanti a fatti di festini con vittima, si ricordò delle indagini di mio padre e tentò di contattarlo, ma purtroppo era deceduto, ed allora, tramite il Commissario del Commissariato Colombo del quartiere Garbatella, a Roma, fece convocare mia madre, la quale conferì con il Giudice Sinisi, a Roma, di quanto era a conoscenza. (In data del 07-03-2016, informo che in riferimento a quest'ultima dichiarazione, ho avuto ulteriori ricordi, nel mio recupero progressivo della memoria,
Nel 1992 il Giudice Falcone fu assassinato, e poco dopo fu assassinato anche il Giudice Borsellino.

In data 07-03-2016, informo che in riferimento alla dichiarazione che "intorno ai primi anni 90, il Giudice Falcone, trovatosi, nelle sue indagini di mafia, davanti a fatti di festini con vittima...." ho avuto ulteriori ricordi nel progressivo recupero della mia memoria, e precisamente che i Giudici Falcone e Borsellino avevano svolto approfondite e risolutive indagini sull'organizzazione mafiosa di mamma rosa-la sacra corona con conseguenti condanne, negli anni 80. La suddetta dichiarazione che avevo esposto mi era stata riferita da mia madre, ed io in buona fede, non ricordando ancora gli altri fatti precedenti, l'avevo fedelmente esposta, ma ora, avendo ricordato il resto, va rettificata; per questa ragione e per tutti gli altri fatti importanti ed utili che ho ricordato, sto scrivendo un post che pubblicherò appena terminato. Grazie

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mercoledì 22 gennaio 2014

Pubblico qui di seguito, la richiesta di un buon avvocato penalista; l'ideale sarebbe che avesse esperienza nel settore antimafia, ma la cosa importante è che sia un avvocato con la volontà sincera di impegnarsi in questa faccenda. E' indispensabile che agisca per associazione mafiosa; purtroppo mi vedo costretta a sottolinearlo, perchè ci sono stati avvocati che pretendevano di andare per vie civili, vista la presenza di proprietà che mi sono state sottratte, e con il  rimprovero: "Mi lasci fare il mio mestiere...!"  ed è ancora assolutamente indispensabile che non abbia accettato "regali" da alcuni degli eredi di Virginia De Sanctis, consistenti in proprietà di vario genere come studi, appartamenti, aziende, terreni, ecc. perchè questo fu il metodo usato da questi, per comprarsi gli avvocati; come si può ben comprendere, ciò sarebbe incompatibile con l'assunzione della mia difesa. Grazie.
Indirizzo email: ornellagiambanco@gmail.com
cellulare: 3280158225


martedì 21 gennaio 2014

Scriverò adesso circa la mia famiglia, in riferimento all'eredità che ho menzionato, perchè è utile a comprendere, sia la ragione di quello che sto subendo, sia chi detiene una bella fetta del potere economico nel mondo.
Sono contessa dal ramo di mio nonno Alessandro Fiacchi, e duchessa dal ramo di mia nonna Annunziata Siviero; la nostra famiglia, dal ramo materno di mia nonna Annunziata Siviero, perciò la mia bisnonna, che si chiamava Maria Mennillo, è la Secularia Costantiniana; i miei antenati: Camilli, Rasponi, Gonzaga; Maria Mennillo era imparentata con diversi regnanti d'Europa. Era una persona di una grande bontà, e benefattrice, come suo padre, il duca parmense; ma erano anche grandi proprietari, proprietà che sono ancora degli eredi, e perciò anche mie. Queste proprietà consistono in molti terreni in Italia e nel mondo, compresi luoghi esotici, poi vi sono cave, palazzi, siti d'arte ed archeologici, cavalli, maneggi, proprietà in Spagna, ecc; per quanto mi riguarda, sono proprietaria delle proprietà di famiglia al quartiere Montesacro di Roma, e di altro.
Mio nonno Alessandro Fiacchi era figlio di Agostino Fiacchi e di Virginia De Sanctis. Le proprietà di Agostino Fiacchi erano immense, e sono ancora tutte degli eredi. Agostino Fiacchi sposò Virginia De Sanctis, vedova di Damigelli. Anche Virginia De Sanctis era una grande proprietaria, anche se in misura minore rispetto a Fiacchi.
Per dare un'idea delle proprietà, circa i primi anni del 1900 (spero di non sbagliare il periodo, ma è accertabile), dei Governatori vollero fare un censimento dei proprietari nel mondo, e prima Fiacchi, ed a seguire, Mennillo, furono dichiarati: proprietari mondiali.
Fiacchi è proprietario del suolo di tutto quello che un tempo era l'impero romano d'occidente, e di moltissime proprietà che vi stanno sopra, perchè quello che vi poggia sopra e quello che ci sta sotto, è di Fiacchi.  I Fiacchi erano costruttori da secoli; fino al 1400 avevano costruito le navi, poi hanno cominciato a costruire case, palazzi anche importanti, ma anche teatri, conservatori, mercati, chiese, stadi, ecc. e dove costruiva, se non era già suo, prima di costruire, acquistava il terreno. Virginia De Sanctis era anch'ella proprietaria in Italia e nel mondo, e possedeva proprietà e territori anche in Medio Oriente, ecc; era proprietaria di centinaia di marchi di produzione, officine meccaniche, cosmesi, ed era una delle sette sorelle dei petroli, proprietaria degli allora telegrafi, oggi internet.
Inoltre, era consuetudine dei miei, di fare investimenti, cosa che, dalle notizie in TV, osservo che ancora fanno, pur essendo stata brutalmente estromessa e ridotta in schiavitù; data in pasto ai vizi di mamma rosa.
Le eredità di Maria Mennillo e di Virginia De Sanctis, (quando divenne la vedova di Fiacchi), sono due eredità separate.
Di tutti gli eredi di Virginia De Sanctis, io sono la più umile, nel senso che rispetto agli altri eredi, a me fu assegnato di meno, perciò, quanto elencherò ora, darà un'idea in che cosa consiste l'eredità di Virginia De Sanctis. Per quanto mi ricordo, essendo i miei beni attualmente in mano agli altri, e non avendo a disposizione gli atti notarili di assegnazione delle parti di eredità, quanto segue sono le mie proprietà: sono proprietaria di molti appartamenti siti ai piani terreni ed ai primi piani, a Roma, in Italia e nel mondo, oltre a villini, casali, alberghi, ho specificatamente la "prelazione" al quartiere Monte Mario a Roma, a Velletri (RM), in Puglia ed in Inghilterra (significa che in questi siti, tutte le proprietà e gli investimenti dell'eredità di Virginia De Sanctis, sono miei),  ho specificatamente le proprietà di mia madre Antonietta Fiacchi in Svizzera, Olanda, Polonia, Bulgaria, Norvegia o Finlandia (una delle due, non lo ricordo bene), Tunisia, Giordania, Colombia, Tagikistan, ho territori in Giappone, un sito esotico alle Maldive, negozi, tabaccherie, istituti di estetica, concorsi di top model, testate giornalistiche, produzione di detergenti per la persona e per la disinfestazione, profumi e case di cosmesi, terme, teatri, scuole, scuole di cucina, ospedali, gelaterie, forni, pasticcerie, perchè produco molti generi alimentari come grano e quant'altro, fornitura alimentare per compagnie aeree, industrie di surgelati, dolci, ecc., mucche, pecore, polli, maiali, cavalli e maneggi, vivai, rivendite di piante e fiori, foreste, falegnamerie, aziende di mobili stile antico francese, altri mobili e oggetti provenzali, parquet, case di legno, prefabbricati e case mobili, cucine, bagni, scale, camper e/o roulotte, cave, cristalli di Rocca e negozi di rivendita di cristalli, argenti, produzione di preziosi e gioiellerie, produzione e rivendita di abiti da sposa, miniere di metalli, produzioni di chester (pelle e poltrone), produzione di cellulosa, maglieria, oggettistica, elettrodomestici, materiali elettrici ed aziende sul genere, pannelli solari, circuiti automobilistici e non solo, piste sportive, deltaplani, barche a vela senza motore, traghetti, navi da crociera, luna park, gru e macchinari sul genere, sono proprietaria delle opere pubbliche sulle proprietà di Virginia De Sanctis, ecc. Qualche nome delle mie aziende, per andare giustamente nello specifico:  Google, Microsoft, Sky, XBox, Feltrinelli, Nestlè della quale mai gestito, nè percepito neanche un centesimo, Mastercard, Unicredit, Redbull, Pegeout, Mitsubishi, Porsche, Dacia, Kimco, Renault era a metà con mia sorella, produco parte della Rolls Roice, ENEL, ATAC (gli autobus della linea cittadina), sono titolare della Polizia di Stato: di quest'ultima, non ricordo precisamente in quale misura; so ad esempio, che ho ruolo, e nella fornitura delle auto della Polizia, e nella assunzione degli agenti, cosa di cui si occupò, con i dirigenti della Polizia, anche mio padre, presentando validi candidati.
Di quanto ho appena elencato, e di quanto non ricordo, non mi è stato mai permesso di percepire un centesimo, così come non ho mai gestito nulla dal punto di vista aziendale; sto inoltre accertando, da quando ho cominciato a ricordare le mie proprietà, la presenza sulle stesse, degli stessi elementi di sacra corona, che già mio padre aveva smascherato ad assegnarsi parti delle stesse, con la complicità degli altri eredi e sorelle; in particolare, il quartiere Monte Mario, a Roma, dove attualmente sono domiciliata, ne brulica; ma non solo: li vedo sui canali Sky, nelle pubblicità dei miei marchi ed aziende, nei documentari e pseudo documentari dove si dichiarano proprietari di aziende, produzioni e territori che a mio avviso, sono miei.
Le mie sorelle hanno ancora di più; per fare un esempio, mia sorella Luciana è proprietaria di Apple,ecc; mia sorella Alessandra ha i distributori di benzina, i cantieri navali e molto altro, come Wind, perchè le compagnie telefoniche, sono nostre. Possedere i cantieri navali, fu il requisito che permise a mia sorella Alessandra, di far parte della piovra, poichè era la più potente economicamente; ma per arrivare a questo, devo fare un passo indietro.
Trascorso del tempo, dopo la morte di Virginia De Sanctis, quando venne il momento di dividere l'eredità, i miei nonni, non avendo ricevuto buone offerte, decisero, momentaneamente, di non dividerla, e di aspettare tempi migliori; in questo modo ci fu un salto di generazione; un mio zio, cugino di mia madre, di nome Dante Damigelli, fu nominato "curatore dell'eredità di Virginia De Sanctis".
Passarono gli anni; poi un giorno mio padre venne a sapere che lo zio Dante, aveva iniziato a vendere delle proprietà, senza informare la famiglia, e la cosa fu subito rettificata da papà. Vide che lo zio, si stava scatenando in costruzioni, e che per tale ragione, lo chiamavano "il palazzinaro"; ma poi, lo zio Damigelli andò oltre, e cominciò ad interessarsi anche all'eredità di Maria Mennillo, del quale non era curatore e neanche erede, perciò non gli riguardava, e mio padre fece un esposto per fermarlo. In seguito, lo zio ebbe problemi in affari di sesso; poi, cominciò a mettersi in affari sempre più grossi con banche e quant'altro; poi si mise in affari con Berlusconi, riuscì ad entrare a Canale 5; per questo o altri favori ottenuti da Berlusconi, come quello di fare affari con l'eredità di Virginia De Sanctis, facendosi coprire da lui, in modo da non far comparire Damigelli, lo zio si permise di dargli una bellissima villa di famiglia nella zona di Como; poi, un figlio dello zio Dante ebbe impicci legali per affari di sesso, ed anche in questo caso, pretese di fare regali ad avvocato...; e quella di fare regali come appartamenti, aziende e quant'altro, fu la tattica di base per ingraziarsi e comprarsi i favori di avvocati, personaggi politici, ecc.; a questo, si aggiunse che lo zio Dante stava eseguendo le assunzioni nella polizia; agenti sparsi in vari posti di polizia, facevano da "filtro" alle richieste di soccorso delle donne, tra quelle che dovevano essere ascoltate, e quelle che non dovevano esserlo. Man mano, la faccenda rivelò tutti gli aspetti e gli elementi della sacra corona, pertanto si evidenziò che svariati eredi di Virginia De Sanctis, ed  anche alcuni eredi di Maria Mennillo, erano collusi e facevano affari insieme, e che lo stesso zio Dante Damigelli era membro della piovra, insieme ad altre persone dabbene, in affari internazionali. L'esaltazione della piovra, prese forma a Roma, in un piccolo giardino che si trova al quartiere Monte Mario, a Piazza Igea, alla quale lo stesso Dante Damigelli fece cambiare nome da Piazza Igea, a Piazza Walter Rossi, e dove fecero modellare una siepe a forma di piovra, con sette tentacoli, che raffigurano i membri della stessa; questa siepe viene ancora mantenuta con questa forma, ed è visibile a tutti!
Una figlia di Dante Damigelli era quella che avrebbe dovuto assumere "l'eredità di suo padre", nel senso del potere e dei compiti; era già allora, molto potente economicamente; negli anni 80, possedeva già un patrimonio da venti milioni di dollari; e mia sorella Alessandra, a seguire.
Per le cose sopra dichiarate, e per altre, mio zio Dante Damigelli fu indagato ed arrestato, insieme agli altri, ad opera dei magistrati, per l'azione d'indagine di mio padre, quando comprese che la questione era divenuta di una estrema gravità: qui non bastavano più gli esposti!
Successivamente, quando il Giudice Falcone si ritrovò sulle indagini di mio padre, (e pertanto, avrà acquisito tutte le carte), ho un certo ricordo che fece riarrestare Dante Damigelli; e se questo mio ricordo fosse effettivo, ci si potrebbe domandare: perchè era a piede libero? E ci si potrebbe domandare ancora: perchè è tornato a piede libero, dopo la morte dei Giudici Falcone e Borsellino? E gli altri?