"Ci volete costringere a subire minacciando di ucciderci, quando non é più possibile sopportare di continuare a vivere in questo modo!"
Vincenzo Giambanco

lunedì 13 gennaio 2014

Rendo pubblica la mia sedicesima querela, che ho depositato stamattina 07-08-2014 alla Procura di Roma; le precedenti sono state archiviate.

OGGETTO: Querela a carico degli elementi dell'organizzazione mafiosa della sacra corona, detta pure mamma rosa, presenti nel residence sito a Roma, via .......  (scusate se ometto l'indirizzo del residence, ma è il mio domicilio),  e di altri elementi della stessa mafia, che mi seguono dovunque vada, con finalità di tortura, riduzione in schiavitù e sottrazione di proprietà.

Io sottoscritta Giambanco Ornella, nata a ............................................................................................
con questa mia sedicesima querela, sporgo formale querela per il reato di associazione mafiosa finalizzata alla riduzione in schiavitù e alla sottrazione di proprietà, a carico dei numerosi soggetti affiliati all'organizzazione mafiosa della sacra corona, detta pure mamma rosa, che sono presenti nel residence sito a Roma, via........................... di proprietà della sottoscritta, il quale residence mi viene tenuto estorto, insieme a moltissime altre mie proprietà che mi provengono dall'essere erede di Virginia De Sanctis e di Maria Mennillo, (quest'ultima è la Secularia Costantiniana), in quanto sono la figlia di Antonietta Fiacchi e di Vincenzo Giambanco.
Oltre agli elementi affiliati all'organizzazione della sacra corona, detta pure mamma rosa, presenti nel residence sopra citato, querelo per gli stessi reati, tutti gli altri elementi affiliati, che in modo costante ed organizzato, mi seguono dovunque io vada, con telefonini ed altri strumenti del caso, torturandomi con il metodo, conosciuto fino agli anni 80, di "torture con radio-trasmittenti", metodo già da decenni provato, ed a perfetta conoscenza dell'Autorità Giudiziaria.
Sia in casa, che fuori casa, a qualsiasi orario, vengo massacrata con frequenze in ELF, scariche di corrente, tormenti neuro muscolari, dolori, e tattiche deleterie di torture psico muscolari, a conoscenza ed in uso a torturatori e maman di questa organizzazione mafiosa, tattiche che gli vengono insegnate quando questi sono ancora bambini, il tutto con finalità di "contorno" ai rapporti sessuali, alla masturbazione, ai festini di gruppo, praticati quotidianamente dagli affiliati a tale organizzazione; il più delle volte, oltre ai massacri indescrivibili, se non con il termine LAGER, mi costringono a dover sentire in ELF, porcherie e perversioni verbali, e persino pretese, da tortruratori e pervertiti, di dovermici divertire anche io, mentre vengo massacrata, oltre a costringermi ad immagini mentali, che mi mettono solo in pericolo con la loro invasività, poichè posso trovarmi ad attraversare la strada, o ad armeggiare in cucina, tra stoviglie ed altri strumenti taglienti, mentre svolgo le faccende di casa; ho sentito affermare da uno psichiatra, che si chiamano oleogrammi.
Vengo torturata e seguita ovunque, da molti elementi italiani, rumeni e di altre nazionalità; ricordo che fu smascherato che si tratta di clan, i quali ricevono gli "appalti" per le torture sulle vittime agganciate. Tali appalti durano intorno a due/tre giorni; spesso sono clano di famiglie affiliate alla sacra corona: i filippini sono gli specialisti delle torture, i tunisini, gli arabi sono quelli che sanno operare le torture più sozze a livello sessuale, le donne polacche sono quelle che sanno esercitare e far subire alla vittima, il ritmo di 1/4, detto anche UNIDENT, UVIDENT, W JUVE, nella sacra corona, e questi sono solo degli esempi (ribadisco, come ho già dichiarato in un mio post precedente, quelli affiliati all'organizzazione, MAI identificare un popolo); ho riconosciuto molti elementi, che in passato furono già beccati al servizio della sacra corona, proprio nel residence di Via.................;  (affianco al residence, ve ne è un altro, dove ho riconosciuto molti altri smascherati, che hanno tentato di praticarmi anche un costante e quotidiano accerchiamento, ogni volta che metto i piedi fuori di casa, per provocarmi senso di persecuzione o costringermi all'assoggettamento, decidendo pertanto, di non guardare proprio in faccia nessuno, evitando almeno, questa tattica mafiosa). Ho potuto riconoscere tali soggetti, poichè in passato mi furono mostrati da mio padre Vincenzo Giambanco, anche tramite numerose fotografie, che lo stesso mi ordinò di memorizzare per il mio bene. Mio padre fu Capitano della NATO e successivamente consulente del tribunale, e per anni svolse indagini smascherando molti traffici della sacra corona. Comprendendo egli, nelle indagini, che ero in pericolo, nel mirino della sacra corona, anche a ragione di essere una ereditiera, mi informò su tutto quanto egli ritenne opportuno; purtroppo, dopo che mio padre venne a mancare, fui sicuramente drogata e condizionata, perchè mi fu sbiancata la memoria su tutto quello che riguardava mamma rosa e di essere ereditiera. Come ho già molte volte dichiarato, ho avuto un graduale recupero della memoria, e sto ricordando tutto. Purtroppo, di alcuni non ricordo i nomi, ma li ho ben riconosciuti dalla faccia, italiani e stranieri. Mio padre mi aveva informato che si svolgevano i turni per i primati di sesso, festini e torture, proprio nel residence di Via...................: il lunedì era di proprietà di Rizzo, un pezzo grosso della sacra corona, legato alle regioni Veneto e Sicilia; di questi non ricordo il nome di Battesimo, ma non dovrebbe proprio essere un impedimento; il martedì apparteneva a Rita Rossetti, che è una mia cugina, figlia della sorella di mia madre Antonietta Fiacchi, di nome Anna Fiacchi; il mercoledì era di prelazione del figlio di mio zio Dante Damigelli, che aveva già avuto problemi con la giustizia proprio per fatti di sesso; il giovedì faceva da padrona mia sorella Alessandra Giambanco, personaggio della piovra; il venerdì era riservato alla "croce" dell'organizzazione, all'epoca Don Dario Vitali, al quale mia sorella Luciana Giambanco è legata, quale "braccio fedele", (purtroppo, ricorderò solo nel 2014, chi fossero realmente questi due!) Il sabato era riservato specificatamente agli affiliati operanti nel residence di Via..................; la domenica era prelazione del leader supremo, mio zio Dante Damigelli, allora curatore dell'eredità di Virginia De Sanctis ed altro elemento della piovra. Tutti questi soggetti, hanno a disposizione ed al loro servizio, dei gruppi di sacra corona, legati a loro; servi fedeli; inoltre hanno molti protetti delle varie etnie, e dei figliocci. Gli stessi pezzi grossi (ve ne sono degli altri), hanno anche uno o più altri pezzi grossi legati a loro, il tutto a formare una catena di sant'Antonio alterna ed interminabile.
Fu scoperto che le informazioni circa tali prelazioni e gruppi di torture al loro servizio, passavano, ed a mio avviso, passano a tutt'oggi, tramite la programmazione giornaliera di alcuni canali televisivi; per le informazioni specifiche circa tali canali televisivi, chiedo di conferire personalmente con l'Autorità Giudiziaria; informo però, che le programmazioni del mattino valevano per il giorno, e quelle della sera, per i festini della serata e della notte, per avere sesso e festini con vitima torturata a disposizione sempre, ad ogni ora. Ricordo inoltre, che venni insieme a mio padre al residence di Via..........................., perchè eseguì un sopralluogo in uno specifico appartamento sito al primo piano, dove fu smascherato che rinchiudevano le vittime rapite, poi torturate con le radio-trasmittenti, mentre in un appartamentino adiacente consumavano rapporti sessuali; infine sopraggiungeva un altro elemento a dare il colpo finale alla vittima, uccidendola; poi facevano sparire il cadavere; mio padre si adoperò molto anche per riuscire a trovare i resti di queste vittime, ed al fine furono trovate all'interno delle intercapedini, all'entrata della galleria in Via Pieve di Cadore, nelle immediate vicinanze di Piazza Passo del Pordoi; dalle scritte in Alfabeto Gamma in uso alla sacra corona, che sono riuscita a decifrare, dovrebbero a tutt'oggi esserci ancora dei rasti di vittime rapite ed uccise.
Oltre a tutto questo raccapricciare la pelle, è allucinante che la sottoscritta sia potuta entrare nel residence di Via ............................ (io, la proprietaria), soltanto per la "grazia" concessami dal Comune di Roma, tramite la persona di certo Tiberio, il quale avrebbe una cooperativa (autorizzata da chi?), e dà i miei appartamenti a terzi, di cui molti soggetti di sacra corona, detta pure mamma rosa, operando, secondo le sue affermazioni, per il Comune di Roma, tali cessioni.
Tale Tiberio, lo ricordo già operare, denunciato da mio padre Vincenzo Giambanco, sempre per simili fatti collegati al Comune di Roma, in ambito di mamma rosa, pertanto tutto ciò è una manovra astuta operata in collusione con gli eredi ed extra eredi in comunella, di sacra corona, con l'ausilio di qualche elemento del Comune di Roma, colluso anch'esso con la mafia, per sistemare nei miei appartamenti tutta la marmaglia di sacra corona. La sottoscritta proprietaria del residence di Via........................., figlia di Vincenzo Giambanco, è stata caritativamente alloggiata da tale Tiberio, nell'appartamento dove mio padre venne a fare il sopralluogo suddetto, portandomi con se; come allora, l'appartamento non ha sbocchi sull'esterno da nessuna parte (una finestra molto alta, ha un'inferriata chiusa, e non riesco a vedere dove sbocchi; un'altra, piccola ed ancora molto alta, dà su una intercapedine interna, buia; il bagno, interno, ha affianco la stanza dove vi erano le vasche dove smaltivano i cadaveri delle vittime torturate e poi uccise;) non ho ricezione telefonica per chiedere aiuto e se urlo perchè non ce la faccio più dopo ore di massacro, è tutto OK, perchè sono in gattabuia. Ho una invasione di sìlfidi in casa. Un altro appartamento dove facevano lo stesso con le vittime che rapivano, si trovava più in alto; all'epoca, dopo averle uccise, le buttavano di sotto, possibilmente dentro un sacco, di lato al residence, dove vi è una scala, e da lì, passavano allo smaltimento.
Sto costatando, che anche in altri ambiti, altri miei appartamenti, sono abitati da affiliati di sacra corona; ovviamente, per mettere in atto tutto ciò, è stato necessario estromettermi, prima con lo sbiancamento della memoria, iniziando a torturarmi con le radio-trasmittenti, e sfruttando questo per farmi passare per inferma di mente; far passare per pazze le vittime con delle eredità, prese di mira dalla sacra corona, è un classico della sacra corona, che l'Autorità Giudiziaria potrà verificare con altri casi analoghi, precedenti il mio.
Il dottor Pietro, psichiatra dell'ospedale S.Eugenio di Roma nel 2000, che refertò i massacri neuro muscolari che sopporto, come allucinazioni uditive, fu già smascherato negli anni 80 a colludere con mia sorella Alessandra Giambanco per far passare per inferme di mente le vittime di sacra corona; mia sorella Alessandra, non ricordo bene a quale livello, è proprietaria delle ASL. La tattica di far passare le vittime di sacra corona per la psichiatria, fu opera di un mio cugino, Stefano Rossetti, fratello di Rita Rossetti già menzionata, ed altro personaggio chiave della sacra corona. Ovviamente, ho già querelato il dott. Pietro per associazione mafiosa, ma il magistrato ha archiviato la mia querela: i fatti affermano che per tale magistrato, il dott.Pietro sta bene a piede libero, e la sottoscritta sta bene in mano al racket della mafia, e che così si trattano i figli, o più esattamente, la figlia di uno che ha combattuto la mafia per lo Stato e per altri Stati, e verso la quale era già stato provato il reale ed immediato pericolo da parte dell'organizzazione. Per tale ragione, furono depositate quattro querele a Polizia, Carabinieri, Procura ed al Tribunale degli Stati Uniti, a mio ricordo, il Tribunale di Washington; inoltre, l'allora Papa Giovanni Paolo II, oggi santo, mise in guardia, avvisando del pericolo in cui mi trovavo, in una sua lettera.
Per quanto riguarda le infiltrazioni della sacra corona nel Comune di Roma, so che già negli anni 80, o fine 70, vi fu un'azione giudiziaria, a carico dell'Anagrafe a causa di tali infiltrazioni, possibilmente operata dal Giudice Chinnici, del quale mio padre fu collaboratore, fino a quando il Giudice fu assassinato.
Ho potuto riconoscere, nel residence di Via ...........................tutto un gruppo di elementi arabo/campani, quali elementi di questa mamma rosa, e di questi, una certa Pina, che era al servizio di mia sorella Luciana Giambanco, col suo compagno, di nome Pasquale, della zona di Salerno. Questa Pina, negli anni 80, abitava al quartiere Centocelle di Roma; ne sono a conoscenza, perchè mi mostrò tutto personalmente mio padre. Questo Pasquale, so che aveva almeno un fratello. Insieme a Pina, operava anche una sua parente.
Ho potuto riconoscere un altro elemento di nome Antonio.
Un altro uomo che si chiama Tredici, mi molestò quando ero una ragazzina; anche questi ha avuto un appartamento nel mio residence. Come ho già dichiarato, di molti ho riconosciuto le facce, pur non ricordando, per il momento i nomi, anche se, mi sono accorta, anche al di fuori del residence, ad esempio tramite la televisione, che quando ascolto un nome di sacra corona, subito lo ricordo.
Al piano dove abito, nel residence, due appartamenti più in là, ma con entrata da un altro lato del residence, vi abita un uomo che era un torturatore della sacra corona, possibilmente un ex della Marina.
Dalla finestra alta con l'inferriata chiusa, sento provenire delle voci, e durante le interminabili torture, a giorni, distinguo dalla loro lingua: una volta italiani, poi filippini, un altro giorno rumeni, e poi questi campani, che parlano un misto di napoletano/arabo. Dovrebbero essere al primo piano, come me, ma non posso vedere. Nella sacra corona, particolarmente gli appartamenti ai primi piani e piani terreni, vengono usati come appartamenti di appoggio per le torture, perchè rumori di frequenze e quant'altro vengono intercettati di meno, ed anche perchè la corrente e le frequenze, arrivano meglio alla giusta altezza dell'orecchio della vittima, sia se questa in strada cammini a piedi, o vada in autobus. La maggior parte dei miei appartamenti, sono appunto ai piani terreni e primi piani, così come i miei negozi, e questo è ritornato molto utile alla sacra corona.
Nel residence è presente anche una certa Charlotte, sentita ancora nominare da mio padre, quale affiliata.
Ho osservato, anche tramite programmi in TV, che in linea di massima, chi è stato perseguito, indagato per collusioni con la sacra corona, è stato premiato con le mie proprietà, e chi era stato smascherato ad attribuirsi parti di mie proprietà, sempre della cricca di sacra corona, le possiede nuovamente, ne vanta spavaldamente la proprietà in TV, ed io li sto riconoscendo uno ad uno: molti culoni (così chiamavano negli anni 80, quelli che si dedicavano ad attività sessuali, sfruttando i dolori di vittime torturate con le radio-trasmittenti), torturatori, truffatori anche travestiti da persone dabbene, tutto ciò a molti livelli e settori della collettività, persino nella politica. Posso perciò affermare: questa mia condizione di riduzione in schiavitù, di "impiccato" inesistente, della sottoscritta duchessa Ornella Giambanco, sta facendo comodo a molti!
Questa è la mia sedicesima querela, ed è dal 1999 che sopravvivo sotto i costanti massacri della mafia, in questo stato di estorsione dei miei beni: Spett. Autorità Giudiziaria, fatemi restituire la mia vita nella piena dignità, libertà ed il possesso di quanto mi appartiene di diritto: le mie parti di eredità di Virginia De Sanctis e di Maria Mennillo.
Voi non potete dire di non sapere! Era stato compiuto tutto quanto necessario affinchè tutto ciò non accadesse, ma nessuno delle istituzioni mi ha mai dato "un'occhiata"; ed anche quando mi è stata sbiancata la memoria, ed hanno cominciato anche a massacrarmi, se io non potevo ricordare nè che esistesse l'organizzazione di mamma rosa, nè che fossi una grande ereditiera, le carte in mia difesa, c'erano; ed invece alle mie querele ho sentito affermare: Fatto che non costituisce reato!!! Ho aperto i fascicoli e non vi era un'indagine!
Siete perfettamente a conoscenza di come strappare le vittime della sacra corona, da questi massacri con le radio, le frequenze ecc.; la Polizia Postale collabora con il Policlinico per effettuare trattamenti di distacco; sono andata a chiederglielo personalmente e mi hanno negato il tutto; uno di loro, un superiore mi ha persino trattata da fuorviata!
Gli impianti di nervetti di bue che fanno nelle orecchie delle vittime vanno cauterizzati; da bambina già me ne dovettero fare una ad opera del dott. Spera, allora giovane internista, e dopo ciò, si riunì la commissione medica; possibilmente, tale fatto è nella letteratura internazionale.
Perseguite che non fa indagini sui casi di vittime di sacra corona: chi fa ostruzionismo favoreggia la mafia.
Per quanto posso contribuire, informo che ho riconosciuto degli esponenti delle forze dell'ordine che furono beccati a colludere, se non addirittura, al servizio della sacra corona, ho riconosciuto, al 13mo Commissariato di Polizia Lido di Ostia, sia il sovrintendente, sia una funzionaria dai capelli biondi, e purtroppo non posso al momento fare il nome del sovrintendente, poichè e accaduto quanto segue: ieri sera, 04-08-2014, stavo scrivendo nella presente querela, che ho riconosciuto degli esponenti delle forze dell'ordine...; volendo mettere a verbale il nome del sovrintendente, di cui sopra, dovevo andare a leggere il suo nome nel foglio di ricevuta che lo stesso mi ha lasciato, ma poichè si era fatto molto tardi, ho deciso di farlo oggi, 05-08-14, ma quando oggi, sono andata a ricercare tale nome nella serie di querele che custodisco con cura ed ordinatamente, ho trovato tutto in confusione e spostato; mi mancano diverse copie delle querele depositate e precisamente, le due che ho depositato al 13mo Commissariato di Polizia Lido di Ostia.
E' possibile che questo sovrintendente fu addirittura buttato fuori della Polizia di Stato, o quanto di meno, ha subito provvedimenti; quando ho depositato le due querele, questi era alla ricezione denunce, addirittura; per poterle dpositare, ho dovuto piantare i piedi in terra! Mi diceva pure che dovevo tacere, perchè "Tu, Ornella non sai niente!" alla mia insistenza. Inoltre, questi, ha scritto erroneamente la data della presentazione delle querele; scrisse la data del 26-02-2013, al posto del 27-02-13, oppure viceversa (purtroppo non ho più la ricevuta per dichiararlo con precisione), perciò va ritrovata tale querela; poi mi disse che era un mese, o al massimo tre mesi che era in quel commissariato: questo non è vero, perchè lui, all'epoca dei fatti, era proprio in quel commissariato, e poi, perchè lo ha specificato proprio ad Ornella Giambanco?! Che andava a denunciare proprio mamma rosa! Anche l'altra esponente bionda, ricordo che mio padre disse che era del basso Lazio.
Ho ancora riconosciuto i due agenti nella cabina all'ingresso della DIA, in zona Anagnina, a Roma; ricordo che uno dei due (sono un uomo ed una donna), l'uomo, riuscì a tirarsi fuori e non risultò coinvolto; oggi stanno tutti e due, giusto al primo impatto, alle prime informazioni del cittadino che si rivolge all'antimafia: mi hanno detto che lì, non si fanno querele, ed invece, al posto di polizia in zona Cinecittà, a via Tuscolana, dove mi ero recata erroneamente, credendo che la DIA fosse lì, per sporgere querela, mi hanno inviata proprio alla DIA in zona Anagnina.
Ho riconosciuto il nome Vendetti, nel commissariato PS Monte Mario, a Roma. Da mio padre seppi che questi era al servizio della figlia di Dante Damigelli. Ovviamente, in questo caso, non intendo fare una azione preventiva, poichè non ho depositato querele, però è un dato di fatto che questi è alla ricezione delle denunce. Ed ancora, con precedenti di collusione mafiosa, sta ancora lì?!
E continuo ad accertare più e più volte, anche in altri posti di Polizia, Carabinieri ed altri corpi, chi ha avuto comportamenti equivoci e di favoreggiamento della sacra corona, sta ancora lì, e guarda il caso: proprio all'accettazione denunce.
Nel luglio del 2013 ho depositato quattro querele alla Procura di Roma; il Brigadiere in borghese (lui ha detto che è un Brigadiere du CC) che ha preso le mie querele, mi ha detto che le avrebbe portate subito al piano terreno, all'ufficio antimafia; dopo un poco di tempo, vedendo che non mi cercava nessuno, sono andata personalmente all'ufficio Antimafia sito nella Procura di Roma, spiegando il tutto, ma l'agente mi rispose che non avevano ricevuto nulla. A mio avviso, credo di aver riconosciuto anche il Brigadiere, come un militare che anni fa, subì provvedimenti, ancora possibilmente per le ferme azioni del Giudice Chinnici contro la sacra corona, detta pure mamma rosa, particolarmente in fatto di infiltrazioni nelle istituzioni, nelle procure ed anche nella mafia, poichè c'è la mafia e c'è la mafia che è infiltrata dall'altra mafia: sacra corona, ovviamente combattute tutte e due.
Al REGE della Procura di Roma, vi è ancora una impiegata che favoreggiava la sacra corona; è una donna con i capelli rossi, e qualche giorno fa, in TV, è passata una pubblicità che mandava in codice il messaggio, comprensibile a chi ha saputo decifrarlo, come la sottoscritta, dove si poteva scorgere con un po' di attenzione, il corridoio dell'edificio C, al piano terra, della Procura di Roma, le macchinette erogatrici di caffè e l'impiegata dai capelli rossi, accompagnata da un'altra; forse azzardo, ma secondo me, sono più di una.
Ricordo mio padre parlare di "giacenza" delle querele delle vittime della sacra corona, troppo prolungata, e poi le querele venivano archiviate, non se ne sapeva niente.
Sono anche a conoscenza di "regali" come barche, ecc. fatti ad alcuni magistrati da mio zio Dante Damigelli, e quando sono andata a vedere, porta per porta, qualche mese fa, quali erano i nomi dei Giudici, qualcuno è ancora operativo, un'altra volta alla Procura di Roma.
Sono a conoscenza che nel 1987, quando la faccenda di sacra corona esplose a 360 gradi, fu commissariato tutto il foro del Tribunale di Roma, e dopo di Roma, si passò a quello di Milano; mi auguro che non siamo ritornati allo stesso punto, però la presente, è la sedicesima querela alla sacra corona, che rideposito.
Chiedo all'Autorità Giudiziaria che i responsabili dei reati dichiarati nella presente querela vengano puniti a norma di legge.
In fede

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